Torino non è esente da rischio frane e rischio alluvioni, come illustrato in Commissione Ambiente dal direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Barbero. Il quadro presentato ha riguardato in particolare la zona collinare della città, considerata tra le aree più delicate sotto il profilo idrogeologico.
Secondo i dati del Piano di assetto idrogeologico regionale, la popolazione piemontese esposta a pericolosità da frana è pari al 3,4%, una percentuale che scende all’1,5% se si guarda alla sola provincia di Torino. Per quanto riguarda gli edifici, il rischio è stimato al 5,9%, mentre per le imprese si ferma all’1,4%. Diversa la situazione sul fronte delle alluvioni, dove la percentuale dei Comuni della provincia torinese esposti al pericolo sfiora la totalità e la popolazione interessata è pari al 18,16%.
Il sistema di allertamento meteoidrogeologico e idraulico è organizzato secondo il modello a semaforo, con quattro livelli di gravità: verde, giallo, arancione e rosso, segnalati nei bollettini quotidiani diffusi da Arpa. Le fasi operative previste includono allerta, previsione, monitoraggio, sorveglianza e dichiarazione della fase operativa.
Un capitolo a parte riguarda i Murazzi sul Po, oggetto di un protocollo d’intesa tra Arpa e Comune di Torino siglato nel 2014 dopo l’alluvione del 2011, oggi in fase di aggiornamento.
Durante i lavori della Commissione sono intervenuti l’assessore Tresso, affiancato dal direttore del servizio Crova, che ha ricordato gli investimenti messi in campo dalla Città per la prevenzione, e Bruno Digrazia della Protezione civile comunale, che insieme alla presidente della Commissione Amalia Santiangeli presenterà in una prossima seduta il piano comunale di Protezione civile. Presente anche l’associazione Pro Natura Torino, che ha sottolineato la necessità di mantenere alta l’attenzione sulla gestione del rischio idrogeologico.











