Smog, pessimo inizio a Torino per la qualità dell’aria

Lo sottolinea il comitato Torino Respira in una nota: "Le prime settimane dell’anno hanno avuto livelli di inquinamento molto preoccupanti a Torino, a causa di condizioni meteorologiche che hanno impedito la dispersione degli inquinanti su tutta la pianura padana. La media delle concentrazioni di PM10 nella stazione Lingotto tra il 1 gennaio e l’11 febbraio è stata di 48 microgrammi per metro cubo, ovvero oltre tre volte il valore raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Salute per tutelare la salute umana"

Comitato Torino Respira Torino semaforo antismog

“Le prime settimane dell’anno hanno avuto livelli di inquinamento molto preoccupanti a Torino, a causa di condizioni meteorologiche che hanno impedito la dispersione degli inquinanti su tutta la pianura padana. La media delle concentrazioni di PM10 nella stazione Lingotto tra il 1 gennaio e l’11 febbraio è stata di 48 microgrammi per metro cubo, ovvero oltre tre volte il valore raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per tutelare la salute umana”. Lo sottolinea il comitato Torino Respira in una nota.

“Anche il numero di giornate nelle quali si sono superati i limiti di legge delle concentrazioni giornaliere è stato molto elevato, 21 giorni su 42 – prosegue il comitato – il che vuol dire che da Capodanno, per la metà del tempo i cittadini di Torino hanno respirato un’aria fuorilegge e pericolosa per la loro salute. Guardando all’andamento dei dati degli ultimi 10 anni per lo stesso periodo di può chiaramente vedere, come da grafico allegato, come in fondo non sia cambiato nulla, a dimostrazione che l’unica cosa che rende l’aria più o meno pulita a Torino è l’andamento del clima, non certo i risultati delle politiche di chi dovrebbe tutelare la salute dei cittadini e non lo fa”. 

“Non possiamo però fare affidamento sul clima per avere un’aria respirabile, anche perché il cambiamento climatico ci porta nuovi problemi, come l’aumento delle concentrazioni di ozono durante l’estate“. Proprio per questo il Comitato Torino Respira ha deciso di spostare la sua attenzione su questo inquinante e di lanciare la campagna “Lo smog uccide anche d’estate”, che quest’anno sostituirà la campagna “Che aria tira”, iniziativa che ci ha permesso di studiare le concentrazioni di biossido di azoto nell’aria di Torino per ben cinque anni.

Nel mese di luglio quindi il Comitato chiederà nuovamente la collaborazione dei cittadini di Torino per installare i rilevatori di ozono e puntare l’attenzione anche su questa sostanza inquinante le cui concentrazioni sono molto alte durante l’estate e sono in aumento a causa del cambiamento climatico.