Il Comune di Torino introduce delle modifiche alla Tari, con l’obiettivo di rendere il sistema più equo per le famiglie e più trasparente nella gestione dei costi. Dal 2026 le agevolazioni sulla tassa rifiuti saranno estese ai nuclei con redditi Isee fino a 30mila euro, rispetto all’attuale soglia di 24mila. La misura, prevista in un protocollo d’intesa tra Comune e sindacati (Cgil, Cisl e Uil), mira a sostenere le fasce medio-basse della popolazione e a migliorare la progressività della tariffa.
Le nuove fasce di sconto, illustrate dall’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli, prevedono riduzioni del 50% per chi ha un Isee fino a 10mila euro, del 45% tra 10 e 15mila, del 30% tra 15 e 22mila e del 20% fino a 30mila euro. L’accordo, che segue una mozione del Consiglio comunale approvata nel 2024, sarà formalizzato nelle prossime settimane.
Nuova struttura tariffaria
Nel frattempo, sul piano nazionale, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha definito le nuove regole per il periodo 2026-2029 attraverso il metodo tariffario rifiuti (MTR-3). La novità principale sarà la struttura “pentanomia”, in vigore dal 2028, che sostituirà l’attuale modello a due componenti introducendo due quote fisse e tre variabili. L’obiettivo è rendere più chiaro il legame tra costi di gestione e comportamenti degli utenti, garantendo maggiore uniformità a livello nazionale.
Nel corso della seduta del 3 novembre della Prima Commissione consiliare, presieduta da Anna Borasi (PD), l’assessora Nardelli e il dirigente dell’Ufficio Tributi Christian Amadeo hanno illustrato il nuovo quadro normativo, precisando che le tariffe definitive saranno stabilite entro il 30 aprile 2026, una volta completato l’aggiornamento dei costi operativi.
Durante la discussione, Pierino Crema (PD) ha chiesto chiarimenti sulle modalità di accesso al bonus sociale e sulla gestione dei conguagli, mentre Caterina Greco (PD) ha espresso l’esigenza di un Fondo nazionale dedicato alle agevolazioni, per evitare disparità tra i Comuni.
Le due misure, comunale e nazionale, si muovono nella stessa direzione: rendere la Tari più sostenibile e coerente con i principi di equità e trasparenza, migliorando al tempo stesso l’efficienza del servizio di gestione dei rifiuti e la partecipazione dei cittadini al raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati a livello europeo.
			










