Ultimi appelli per la Nature Restoration Law, la legge europea pilastro del Green Deal

Il WWF ricorda che mercoledì 12 luglio è previsto il voto del Parlamento Europeo in seduta plenaria sulla Legge sul Ripristino della Natura, uno dei pilastri del Green Deal dell’Unione Europea per lo sviluppo sostenibile. Nelle ultime settimane si stanno intensificando gli appelli agli europarlamentari affinché approvino la norma, perchè in base agli ultimi movimenti in seno all'assemblea c'è il rischio concreto che il provvedimento naufraghi, minando alla base la transizione ecologica a cui l'Ue lavora da tempo

Ultimi appelli per la Nature Restoration Law

Mercoledì 12 luglio, il Parlamento Europeo terrà una votazione in seduta plenaria riguardo alla Legge sul Ripristino della Natura, nota come Nature Restoration Law. La proposta di questa legge è stata presentata dalla Commissione Europea nel giugno 2022 ed è stata già approvata dal Consiglio Europeo due settimane fa. Questi sono giorni cruciali e oggi si terrà un twitter-storm, durante il quale migliaia di cittadini si rivolgeranno ai parlamentari europei, chiedendo loro di sostenere questa legge di estrema importanza.

Come spiega il WWF, “si tratta di una vera e propria Legge europea per la natura, la prima con obiettivi vincolanti per restaurare gli ecosistemi danneggiati: almeno il 20% delle aree terrestri e marine degradate entro il 2030 e il 100% entro il 2050. Una Legge ambiziosa che rappresenta un punto di svolta per la natura, per il clima, per l’economia, ma soprattutto per i cittadini europei. La biodiversità è cruciale per la sicurezza alimentare, poiché rende i sistemi agricoli più resilienti ai cambiamenti climatici, ai parassiti e alle malattie. Grazie alla natura si possono avere suolo, acqua e aria puliti e una maggiore capacità di contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico come alluvioni e desertificazione: la natura, del resto, è il nostro migliore investimento perché ogni euro impiegato nel suo ripristino produce un ritorno in valore economico dagli otto ai trentotto euro”.

Nelle ultime settimane si stanno intensificando gli appelli agli europarlamentari affinché approvino questa Legge.

Come spiega in una nota l’associazione ambientalista, più di 6.000 scienziati hanno firmato un documento che confuta l’infondatezza delle opposizioni alla Nature Restoration Law avanzate dalle lobby legate all’agrindustria e alla produzione di pesticidi. Questa legge non solo non comporterà la perdita di posti di lavoro né metterà a rischio la sicurezza alimentare, ma al contrario migliorerà le condizioni lavorative e la stabilità di interi settori produttivi, rendendo il cibo che giunge sulle nostre tavole molto più sicuro.

Oltre 200 associazioni e un vasto numero di accademici, ricercatori e personalità della scienza, della cultura e dello spettacolo, tra cui Luca Mercalli, Paolo Rumiz, Dacia Maraini, Elisa Toffoli, Vivian Lamarque, Sveva Sagramola e Tessa Gelisio, hanno lanciato un appello agli europarlamentari, chiedendo loro di approvare questa legge. “Rappresenta la volontà concreta di cambiare finalmente passo e mettere la natura al centro delle vite delle persone, in un momento storico in cui la crisi ambientale globale chiede risposte serie e non più rimandabili”.

Anche il mondo imprenditoriale si è schierato a favore della Nature Restoration Law. Più di 90 delle più grandi aziende europee hanno presentato due appelli distinti, chiedendo l’approvazione di questa legge per tutelare i propri interessi commerciali. Hanno sottolineato le ripercussioni negative che una bocciatura della legge comporterebbe.

Nella giornata di oggi, lunedì 10 luglio, un twitter-storm da parte di migliaia e migliaia di cittadini sta raggiungendo i parlamentari europei, invitandoli a sostenere questa legge di fondamentale importanza. Come affermato dal WWF Italia nella loro ultima lettera inviata a tutti gli europarlamentari italiani, è necessario un impegno straordinario da parte di tutti. Considerando l’ampio sostegno e la diversità di fronti favorevoli a questa legge, non sarebbe comprensibile un eventuale voto contrario del Parlamento europeo, che verrebbe interpretato come un voto contro l’ambiente e la salute di tutti noi cittadini europei.

Il WWF Italia seguirà l’evolversi della votazione per capire come voterà ogni singolo parlamentare anche in vista delle elezioni europee fissate per il giugno del 2024.

L’Associazione ha già monitorato come si sono espressi gli europarlamentari italiani delle varie Commissioni del Parlamento Europeo dove si è votato sulla Nature Restoration Law.