Emissioni veicoli pesanti, accordo provvisorio tra Consiglio e Parlamento UE

Il Parlamento e il Consiglio europei hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sugli standard di emissione di CO2 dei veicoli pesanti (HDV). L'obiettivo, ha spiegato il Consiglio è di: "Ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 nel settore dei trasporti stradali e introdurre nuovi obiettivi per il 2030, 2035 e 2040. Difatti, il settore dei veicoli pesanti (HDV) è responsabile di oltre il 25% delle emissioni di gas serra derivanti dal trasporto su strada nell’UE. I co-legislatori hanno concordato di ampliare l’ambito di applicazione del regolamento per assoggettare quasi tutti i nuovi veicoli pesanti con emissioni di CO2 certificate – compresi autocarri più piccoli, autobus urbani, pullman e rimorchi. L’accordo provvisorio sarà ora sottoposto ai rappresentanti degli Stati membri in seno al Consiglio (Coreper) e alla commissione ambiente del Parlamento per l’approvazione"


Nella giornata di giovedì 18 gennaio, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno fatto sapere di aver raggiunto: “Un accordo politico provvisorio sugli standard di emissione di CO2 dei veicoli pesanti (HDV)”. “L’obiettivo – spiega il Consiglio – è ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 nel settore dei trasporti stradali e introdurre nuovi obiettivi per il 2030, 2035 e 2040. Le nuove norme contribuiranno e realizzare le ambizioni climatiche dell’UE per il 2030 e a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050″

“La proposta mira inoltre a incoraggiare una quota crescente di veicoli a emissioni zero (ZEV) nel parco veicoli pesanti dell’UE, garantendo nel contempo che l’innovazione nel settore e la sua competitività siano preservate e rafforzate. L’accordo è provvisorio in attesa dell’adozione formale da parte di entrambe le istituzioni”, ha continuato il Consiglio europeo.

Questo accordo si muove sullo sfondo nel quale, stando al Consiglio: “Il settore dei veicoli pesanti (HDV) è responsabile di oltre il 25% delle emissioni di gas serra derivanti dal trasporto su strada nell’UE. Gli standard sulle emissioni di CO2 per alcuni veicoli pesanti sono stati fissati per la prima volta nel 2019, con obiettivi dal 2025 al 2029 e dal 2030 in poi, con la previsione di una revisione del regolamento entro il 2022. Per questo Il 14 febbraio 2023 la Commissione ha presentato una proposta di revisione delle norme sulle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti”.

L’accordo provvisorio sarà ora sottoposto ai rappresentanti degli Stati membri in seno al Consiglio (Coreper) e alla commissione ambiente del Parlamento per l’approvazione. Se approvato, il testo dovrà poi essere adottato formalmente da entrambe le istituzioni, previa revisione da parte dei giuristi-linguisti, prima di poter essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrare in vigore”, ha chiarito il Consiglio.

Campo di applicazione del regolamento

I co-legislatori – prosegue il Consiglio – hanno concordato di ampliare l’ambito di applicazione del regolamento per assoggettare quasi tutti i nuovi veicoli pesanti con emissioni di CO2 certificate – compresi autocarri più piccoli, autobus urbani, pullman e rimorchi – a obiettivi di riduzione delle emissioni. Un’esenzione dagli obiettivi di riduzione della CO2 fissati nel regolamento si applicherà a:

  • produttori di piccoli volumi e veicoli utilizzati per l’estrazione mineraria, la silvicoltura e l’agricoltura
    veicoli ad uso delle forze armate e dei vigili del fuoco
    veicoli destinati alla protezione civile, all’ordine pubblico e all’assistenza medica
    L’accordo provvisorio estende in una fase successiva (2035) il campo di applicazione del regolamento anche ai veicoli professionali come i camion della spazzatura o le betoniere. Inoltre, la Commissione analizzerà la possibilità di includere nel campo di applicazione anche gli autocarri più piccoli (sotto le 5 t)”.

“L’accordo provvisorio – continua la nota – affronta anche la questione dei veicoli retrofittati, ovvero dei veicoli convenzionali convertiti in ZEV, consentendo il trasferimento di tali veicoli tra produttori. I colegislatori hanno convenuto di incaricare la Commissione di valutare, entro il 2025, la necessità di agevolare la diffusione sul mercato dei veicoli pesanti modificati attraverso norme armonizzate per la loro approvazione”.

Nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni

In linea con gli obiettivi climatici dell’UE per il 2030 e oltre, il Consiglio e il Parlamento hanno mantenuto gli obiettivi fissati dalla Commissione nella sua proposta per il 2030 (45%), 2035 (65%) e 2040 (90%), oltre al Obiettivo di riduzione al 2025 del 15% già previsto dalla normativa vigente. Questi obiettivi si applicheranno agli autocarri pesanti superiori a 7,5 tonnellate e agli autobus. I co-legislatori hanno convenuto di fissare gli obiettivi per i rimorchi al 7,5% e per i semirimorchi al 10% (allegato I). Hanno inoltre introdotto la definizione di “e-trailer” per apportare chiarezza giuridica e adattare la normativa esistente agli sviluppi tecnici di questo nuovo tipo di rimorchio, considerando il potenziale degli e-trailer di contribuire a ridurre le emissioni di CO2 dei rimorchi”, ha dichiarato il Consiglio.

Obiettivo zero emissioni per gli autobus urbani

“La modifica proposta – ha precisato la nota del Consiglio europeo – introduce un obiettivo del 100% di emissioni zero per gli autobus urbani entro il 2035, fissando al contempo un obiettivo intermedio del 90% per questa categoria entro il 2030. I colegislatori hanno convenuto di esentare gli autobus interurbani da questo obiettivo e di collocare questo tipo di autobus Veicoli pesanti nell’ambito degli obiettivi generali per gli autobus”.

Clausola di revisione

“L’efficacia e l’impatto del regolamento modificato sui suddetti obiettivi saranno riesaminati dalla Commissione nel 2027. I colegislatori hanno aggiunto una serie di disposizioni per rendere la clausola di revisione più completa. Tra le altre cose, la Commissione dovrà anche valutare la possibilità di sviluppare una metodologia comune per la valutazione e la rendicontazione delle emissioni di CO2 dell’intero ciclo di vita dei nuovi veicoli pesanti e produrre una valutazione del ruolo di un fattore di correzione del carbonio (CCF) nella transizione verso una mobilità a zero emissioni nel settore HDV. Nella revisione verrà valutato anche il ruolo di una metodologia per la registrazione dei veicoli pesanti alimentati esclusivamente con carburanti a zero emissioni di CO2”, ha concluso il Consiglio europeo.