Via libera della Conferenza Unificata a potenziamento settore idrico e trasporto pubblico elettrico

La Conferenza ha dato l'ok agli schemi di decreto del Ministro delle Infrastrutture che riguardano il potenziamento e il miglioramento della sicurezza del settore idrico, in attuazione della riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), e l’inserimento degli autobus elettrici tra i mezzi che possono essere acquistati per il trasporto extraurbano attraverso le risorse del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile

Via libera della Conferenza Unificata agli schemi di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che riguardano il potenziamento e il miglioramento della sicurezza del settore idrico, in attuazione della riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), e l’inserimento degli autobus elettrici tra i mezzi che possono essere acquistati per il trasporto extraurbano attraverso le risorse del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile. L’intesa è stata data anche agli interventi di edilizia residenziale sociale nei territori del Lazio e delle Marche danneggiati dai terremoti del 2016 e del 2017 per complessivi 37 milioni di euro e all’assegnazione di 5 milioni di euro al programma sperimentale “Dateci Spazio” del Mims volto alla realizzazione di parchi gioco innovativi nelle grandi città. Parere favorevole dalla Conferenza Unificata anche alle misure di semplificazione per l’istituzione delle Zone economiche speciali (Zes) e delle Zone logistiche speciali (Zls).

La Conferenza Stato-Città e Autonomie locali ha invece approvato lo schema di decreto che attribuisce 50 milioni di euro alle aree interne per interventi volti a migliorare la sicurezza delle strade, completando così il programma del Mims di aumento dell’accessibilità e della resilienza delle aree interne del Paese.

“Per il settore idrico viene compiuto un altro passo necessario per potenziare e migliorare la sicurezza delle infrastrutture, rendendole più efficienti e resilienti ai cambiamenti climatici”, ha affermato il Ministro Giovannini. “Lo schema di decreto attua una fondamentale riforma prevista dal Pnrr, che consentirà di valutare gli interventi per gli invasi e per la rete di distribuzione dell’acqua secondo una logica di sistema, funzionale ai territori coinvolti, anche per limitare i danni provocati dalla siccità e per ridurre le perdite. La riforma del settore, che prevede finalmente una programmazione pluriennale degli investimenti, accompagna gli stanziamenti per le infrastrutture idriche – ha aggiunto il Ministro – decisi da questo Governo, pari a 4,7 miliardi di euro, un importo senza precedenti nella storia recente del Paese. Importanti sono anche gli altri accordi raggiunti oggi dalla Conferenza Unificata e dalla Conferenza Stato-Città, che sbloccano iniziative importanti del Mims per infrastrutture e mobilità, specialmente a vantaggio del Mezzogiorno e delle aree interne”.

Nel dettaglio, lo schema di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di concerto con i Ministri della Transizione Ecologica, delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, della Cultura e dell’Economia e delle Finanze, definisce modalità e criteri per la redazione e l’aggiornamento del “Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico”. Il Piano, che è stato istituito con la riforma, prevista dal Pnrr su iniziativa del Mims, sulla semplificazione normativa e il rafforzamento della governance per gli investimenti sull’approvvigionamento, attuata con il decreto-legge in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale (DL 121/2021), unifica in un unico strumento di programmazione e pianificazione gli interventi relativi a ‘invasi’ e ‘acquedotti’, prima inseriti in due diversi meccanismi programmatori. Il decreto ministeriale definisce: le modalità con cui le Autorità di Bacino distrettuali, gli Enti di governo, le Regioni e le Province Autonome forniscono al Mims i dati, le informazioni e i documenti necessari alla redazione del Piano; le modalità per il suo periodico aggiornamento, compresi i criteri per l’assegnazione delle risorse necessarie all’attuazione degli stralci; le norme di attuazione, di rendicontazione e di monitoraggio degli interventi e le modalità di revoca dei finanziamenti. Le proposte di intervento da inserire nel Piano, che rispetteranno le pianificazioni delle Regioni e delle Autorità di distretto, dovranno essere accompagnate da una relazione tecnica che consenta di effettuare, oltre alla valutazione tecnico-ingegneristica, anche una valutazione di sostenibilità economica, sociale e ambientale.

La Conferenza Unificata ha dato l’intesa allo schema di decreto che, modificando il Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile, consente il finanziamento anche per l’acquisto di autobus ad uso extraurbano ad alimentazione elettrica a partire dal 2024, in aggiunta ai bus alimentati a metano e a idrogeno già previsti. In questo modo si tiene conto dell’innovazione tecnologica in corso nel settore, mentre al tempo dell’approvazione del Piano, ad aprile 2019, non era stato prevista la disponibilità di autobus elettrici adatti al servizio extraurbano, oggi esistenti.

Via libera della Conferenza Unificata allo schema di decreto che definisce tempi e modalità per l’erogazione del Fondo di 5 milioni di euro per l’anno 2023 per l’attuazione del programma sperimentale denominato “Dateci spazio”, destinato ai Comuni con popolazione superiore a 300.000 abitanti, che prevede la realizzazione di parchi gioco innovativi. L’iniziativa vuole favorire lo sviluppo psico-fisico dei minori, la rigenerazione del tessuto socioeconomico delle città, il miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza e la rifunzionalizzazione di spazi pubblici, anche periferici, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile. Per quanto riguarda gli interventi di edilizia residenziale sociale nei territori del Lazio e della Marche danneggiati dal sisma, lo schema di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sul quale è stata registrata l’intesa, prevede il finanziamento di 46 alloggi nel Lazio (7 milioni di euro) e di 202 alloggi nella Marche (30 milioni di euro).

Parere favorevole della Conferenza Unificata è stato espresso anche sulla disciplina di governance delle Zone Economiche Speciali (Zes) e delle Zone Logistiche Semplificate (Zls) e sui criteri per l’accesso alle agevolazioni e semplificazioni previste per queste zone, misure contenute nello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, con il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e con il Ministro dello Sviluppo Economico. Per lo sviluppo delle ZES, in particolare per rafforzare la loro struttura produttiva attraverso lo strumento agevolativo del “contratto di sviluppo”, nel decreto-legge n. 36/2022 erano stati stanziati 250 milioni di euro a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione. 

Dalla Conferenza Stato-Città è giunto il via libera allo schema di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di concerto con Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e con il Ministro dell’Economia e delle Finanze che ripartisce tra le 43 nuove aree interne (individuate entro settembre 2022) 20 milioni di euro per I’anno 2023 e 30 milioni di euro per I’anno 2024 per il miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza delle strade, inclusa Ia manutenzione straordinaria,  anche in considerazione di fenomeni di dissesto idrogeologico o di limitazioni della circolazione. In particolare, gli interventi oltre a favorire l’accessibilità dei territori, devono essere inquadrati in un piano organico di miglioramento delle condizioni trasportistiche e possono riguardare strade di competenza regionale, provinciale e anche comunale se queste ultime rappresentano l’unica via di collegamento tra Comuni.