World Nuclear Industry Status Report 2025, nucleare in calo e rinnovabili in crescita

Presentato a Roma il rapporto internazionale che fotografa l’industria nucleare: i dati mostrano una contrazione del settore rispetto alla forte espansione delle energie rinnovabili, con il solare che nel giugno 2025 ha superato la produzione nucleare del 20%

World Nuclear Industry Status Report 2025

A Roma è stato presentato il World Nuclear Industry Status Report 2025 (WNISR), documento di riferimento che analizza lo stato dell’industria nucleare mondiale e il confronto con le energie rinnovabili. L’evento si è svolto presso Spazio Europa, sede dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e della Rappresentanza della Commissione europea, con il contributo di Kyoto Club, Fondazione Heinrich-Böll, Fondazione Friedrich-Ebert, BASE, Mycle Schneider Consulting e Coordinamento FREE.

Durante l’incontro sono stati illustrati i principali dati che mostrano un ridimensionamento del nucleare a fronte di una rapida crescita delle rinnovabili. Secondo il rapporto, nel 2024 le fonti rinnovabili hanno registrato un aumento di 858 TWh, mentre il nucleare si è fermato a 69 TWh. Un passaggio significativo riguarda il sorpasso del solare, che nel giugno 2025 ha prodotto un quinto in più di energia rispetto al nucleare.

Mycle Schneider, curatore del rapporto, ha evidenziato come esista un divario tra le dichiarazioni politiche e la realtà industriale: se da un lato alcuni Paesi annunciano nuovi programmi e finanziamenti, dall’altro il numero di Stati con centrali nucleari operative o in costruzione è in diminuzione.

Benjamin Fishman, della Fondazione Heinrich-Böll, ha sottolineato l’importanza di un’analisi indipendente in un settore dove la trasparenza spesso lascia spazio agli interessi economici.

Per Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club, il WNISR 2025 conferma la distanza tra la crescita delle rinnovabili e la lentezza del nucleare, destinato a mantenere un ruolo marginale almeno fino al 2050.

L’iniziativa ha rappresentato un momento di confronto anche per il contesto italiano, dove il dibattito sul nucleare resta aperto nel quadro delle politiche per la decarbonizzazione e la transizione energetica.

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