In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità promossa dalle Nazioni Unite, una nota del Wwf Roma sottolinea l’importanza di fare proprio il tema scelto per l’edizione 2025 della Giornata in questione “Armonia con la natura e lo sviluppo sostenibile”. Secondo l’associazione, infatti, la salute delle persone e dell’ambiente non possono prescindere da un rapporto rispettoso con la natura e da uno sviluppo responsabile.
“Roma ha un patrimonio naturale straordinario, che ancora oggi può vantare un’ampia superficie di territorio agricolo, di un sistema di aree naturali protette di pregio, di imponenti Ville storiche, di diffuse alberate importanti anche sotto il profilo paesaggistico, di numerosi giardini pubblici e privati di grande valore e non meno un sistema delle acque ricco anche di piccole zone umide. Fu questa consapevolezza a spingere il Wwf Roma e Area Metropolitana a proporre con le elezioni del 2021 la Città eterna come Capitale Europea della Biodiversità”, scrive Wwf Roma.
Purtroppo – prosegue la nota – quell’appello non è mai stato raccolto ed anzi il rapporto con la Natura a Roma sembra essersi fortemente incrinato: ancora troppo consumo del suolo, spesso autorizzato in deroga al Piano Regolatore vigente, una gestione del verde urbano che sembra trovare nell’abbattimento degli alberi e nella reiterazione di potature sbagliate i principi ispiratori, interventi a forte impatto ambientale raccontate invece come opere di riqualificazione.
“Il rapporto dell’attuale Amministrazione capitolina – precisa wwf Roma – con la Natura sembra spezzato, incapace di prendere forma, spazzato da scelte che la Natura la negano. Pensiamo agli abbattimenti o potature di alberi in pieno periodo di nidificazione come a Viale Quattro Venti oppure a Pietralata per far posto al faraonico progetto di uno stadio di calcio, generando ancora consumo del suolo, ancora in deroga alle norme urbanistiche. Nel territorio capitolino abbiamo assistito ad un intervento fortemente invasivo in Valle Fontana a cura della Città Metropolitana, presentato come opera di riqualificazioni e avanza il progetto di estensione della Città Giudiziaria violando la Riserva Naturale Regionale di Monte Mario, in questo caso su iniziativa della Regione Lazio tuttavia in accordo con Roma Capitale. Ricordiamo la previsione dell’apertura di un inutile passo carrabile a Villa Ada, in uno dei punti più vulnerabili dell’area per favorire il passaggio di mezzi pesanti al fine di interventi che nel rispetto dei luoghi andrebbero realizzati seguendo pratiche note e non invasive.”
E dire – si legge – che proprio il ricco patrimonio di Natura che la Capital, in un’ottica di sviluppo sostenibile, rappresenta potenzialmente un indotto economico e occupazionale che potrebbe assorbire le professionalità maturate presso gli Istituti Agrari presenti sul territorio o nelle Università, anche nella vicina Tuscia. Un indotto che potrebbe crescere generando un percorso virtuoso che si caratterizzi per mettere al centro la Natura anziché negarla e magari investa nel rilancio di vivai che possano fornire piante coltivate in loco, che veda rafforzarsi l’Ufficio Giardini e formi operatori che eseguano delle potature che salvaguardino gli alberi e non li indeboliscano contribuendo a determinarne il crollo dopo qualche anno.
“Siamo stupiti e dispiaciuti che non vi sia alcuna sensibilità ad ascoltare quello che cittadini e associazioni da tempo gridano e che rafforzerebbe invece il lavoro dell’Amministrazione. Ormai invece sembra che il dialogo possa avvenire solo agendo per vie giudiziarie. Il WWF continuerà a lavorare per promuovere la conoscenza della Natura, investendo energie in sensibilizzazione ed educazione ambientale, coinvolgendo i più giovani per favorire la conoscenza del territorio come nel caso del censimento in atto delle piccole zone umide e se necessario, non si sottrarrà alla sottoscrizione di atti che accertino la regolarità di interventi discutibili e che talvolta che appaiono poco trasparenti”, conclude Wwf Roma.