“Almeno l’Università spenga la pubblicità di notte”

Lettera aperta al rettore dell'Università di Torino, Stefano Geuna, e al professore Egidio Dansero, Delegato del Rettore alla Sostenibilità Ambientale: "Immagino anche che si sia trattato di un automatismo. I cantieri che coprono le facciate vengono a loro volta coperti da pubblicità che vengono illuminate di notte. Uno spreco di energia"

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Caro Rettore, caro Egidio Dansero (incaricato per l’Ambiente)

immagino che la scelta di illuminare di notte una grande pubblicità della Università di Torino in piazza Carlo Alberto non sia stata presa da voi personalmente. Immagino anche che si sia trattato di un automatismo. I cantieri che coprono le facciate vengono a loro volta coperti da pubblicità che vengono illuminate di notte. Uno spreco di energia. È un vero investimento pubblicitario? Rende quello che costa? Non saprei, ma in ogni caso dovrebbe essere sufficiente vedere la pubblicità di giorno. Almeno nei mesi in cui le giornate sono lunghe. Non sono ancora andato a controllare se le luci sono accese all’una di notte ma alle 23 lo sono e tutto mi fa temere che non ci sia un meccanismo che le spegne dopo una certa ora.  Una recente dichiarazione del C40, le grandi città del mondo, dice che:

“large commercial building owners need to put in place many of the simple and effective measures to reduce energy use, such as proper maintenance of heating and cooling equipment, installing smart control mechanisms, and switching office lights off when they are not needed”.

Se si chiede di spegnere le luci agli edifici commerciali, perchè l’Università deve accendere fari supplementari per illuminare di notte i teloni davanti a Palazzo Campana?

Una decisione di contenimento e di sobrietà, motivata e pubblicizzata, credo sarebbe opportuna e coerente con altri sforzi che si stanno facendo per la sostenibilità.

Paolo Hutter