Rifiuti, il Comune di Roma dovrà risarcire la Tari ai residenti di Settebagni

La Corte di Giustizia Tributaria del Lazio ha rigettato l’appello che impugnava la precedente sentenza vinta dal Comitato di quartiere Settebagni e dall’Associazione Don Chisciotte e ha aumentato il rimborso a 40 cittadini dal 20% all’80%, a causa della troppa spazzatura presente sulle strade

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Un precedente importante, grazie al quale il Comune di Roma dovrà rimborsare la Tari ai residenti di Settebagni. La Corte di Giustizia Tributaria di II Grado del Lazio ha rigettato l’appello del Comune di Roma che impugnava la precedente sentenza della Commissione Tributaria del 2020, aumentando il rimborso precedentemente accordato al 20% fino all’80%. La motivazione? Troppa spazzatura per le strade, quindi, per poter pagare un servizio inefficiente.

Nel 2020, infatti, la Commissione Tributaria aveva deciso la restituzione del 20% della Tari ai 40 cittadini romani del Comitato di quartiere Settebagni e dell’Associazione Don Chisciotte, promotori del ricorso contro il comune di Roma per l’inefficienza del servizio di raccolta rifiuti porta a porta. La commissione ha documentato numerosi disservizi per gli anni 2017 e 2018 grazie alle prove riportate dai cittadini con un’applicazione digitale.

“È arrivato il regalo di Natale – commentano in un post su facebook i referenti dell’associazione Don Chisciotte – Ebbene sì, abbiamo vinto la causa per il rimborso della Tari… abbiamo aspettato 5 anni, ma è finalmente arrivata, dimostrando che non si può pretendere il pagamento per servizi pubblici non forniti, o forniti in maniera insufficiente, mettendo a rischio la salute pubblica. Questo è un importantissimo precedente per altri quartieri, per altri cittadini romani, che ci auguriamo venga accolto con la giusta attenzione. È anche un monito per le istituzioni della nostra città. La democrazia è lenta, ma giusta e arriva, prima o poi, a patto che come cittadini vigiliamo e ci facciamo sentire, sempre pacificamente e secondo le regole”.