Il 25 settembre si è tenuto da remoto il secondo incontro della Rete Nazionale dei Nodi Urbani, in attuazione del Programma Nazionale di Sostegno ai PUMS (Piani Urbani della Mobilità Sostenibile) del Mase, per supportare l’attività di allineamento degli strumenti di pianificazione della mobilità urbana e metropolitana da parte dei Comuni e delle Città Metropolitane specificatamente individuate dal Regolamento UE 2024/1679 sulle reti TEN-T, e il processo di aggiornamento delle linee guida nazionali.
L’evento, svoltosi nell’ambito del progetto CEF di Assistenza tecnica all’Italia finanziato dalla Commissione Europea, è stato organizzato dalla Direzione Generale per il Trasporto Pubblico del MIT con il supporto della società in house “RAM Logistica Infrastrutture e Trasporti Spa”.
Come noto, il nuovo regolamento europeo sulle reti Transeuropee di Trasporto (TEN-T), entrato in vigore il 18 luglio 2024, ha rafforzato il peso dell’Ue nelle politiche urbane di mobilità, individuando “431 nodi urbani” in Europa di cui 50 in Italia (allegato 2). Sono punti chiave di interconnessione tra la mobilità urbana o metropolitana e il trasporto a lunga distanza di persone e merci e hanno l’obbligo di dotarsi, entro il 2027, di un Piano Urbano di Mobilità Sostenibile redatto secondo specifici requisiti. Oppure di adeguare quello in corso, se esistente, sulla base delle indicazioni contenute nei piani di attuazione e del supporto tecnico e metodologico fornito, nel caso italiano, dal Ministero Infrastrutture e Trasporti.
L’obiettivo? Integrare i diversi mezzi di trasporto, riducendo lo squilibrio attualmente esistente verso l’auto, migliorare l’accessibilità per tutti gli utenti della strada inclusi i cosiddetti “deboli” e garantire una mobilità multimodale, sicura, sostenibile e a basse emissioni. Nel corso dell’incontro è stato illustrato il Programma Nazionale di Supporto ai PUMS che il MIT aveva l’obbligo, fissato dal Regolamento europeo, di predisporre e inviare a Bruxelles entro luglio scorso.
Il MIT è supportato anche da JASPERS, struttura di assistenza della Banca Europea degli investimenti nell’analisi dei requisiti per i nodi urbani TEN-T. Il supporto si concentrerà in particolare sulla valutazione e l’allineamento dei PUMS ai requisiti TEN-T e sulla identificazione della metodologia per la definizione dell’area urbana funzionale (FUA) e dovrebbe portare alla individuazione di un solido programma di investimenti su un selezionato gruppo di Nodi Urbani “pilota” e sulle relative aree funzionali a breve/medio/lungo termine.
Nel corso del 2026 dovrà essere pubblicata la nuova edizione delle Linee guida per la redazione dei PUMS e entro il 2027, come già ricordato, i PUMS dovranno essere attuati, monitorati e i dati dovranno essere inviati a Bruxelles. I tempi appaiono sinceramente molto stretti, per adempiere a tutte le nuove incombenze fissate per garantire una mobilità urbana e metropolitana più a misura di persone e non di auto. Ce la faranno quei nodi urbani che ancora non hanno messo a fuoco il notevole lavoro da svolgere, considerati gli adempimenti tecnici e amministrativi necessari non solo per l’adozione quanto per l’approvazione dei PUMS?
Il Ministero ha fissato per il prossimo 25 novembre a Roma l’ultimo incontro di supporto ai “nodi urbani”. E’ attesa una presenza in massa.