Circolarità del settore auto: macchine più piccole possono ridurre la domanda di materie critiche

T&E con un suo nuovo studio ammette l'importanza di una presa di posizione da parte dei governi per la realizzazione dei veicoli elettrici. Con la sfida di un trasporto a emissioni zero entro il 2050, infatti, la richiesta di materie critiche sarà 200 volte di più dello scorso anno. Ciò che secondo T&E potrebbe incentivare la riduzione dello sfruttamento di materie prime volte alla produzione delle nuove batterie, oltre il riuso è anche la scelta di veicoli di ridotte dimensioni. "Le misure nazionali dovrebbero includere incentivi fiscali per i modelli più piccoli, mentre a livello UE sono necessari standard di efficienza della batteri"

Auto elettriche

Da qui al 2050, la domanda di materie prime per le batterie impiegate nelle vetture elettriche aumenterà rapidamente.
Al momento, dalla Commissione europea sono arrivate alcune proposte per migliorare la circolarità del settore automobilistico che riguardano la progettazione, la produzione e il trattamento di fine vita dei veicoli, cercando di stimolare la transizione del settore automobilistico verso l’economia circolare.
A tal proposito, uno studio condotto da Transport & Environment sottolinea come, nel passaggio ad un trasporto a emissioni zero, è importante anche incentivare la circolarità delle materie prime che occorrono per realizzare le nuove vetture.

I governi, quindi, per T&E: “devono agire per ridurre le dimensioni delle batterie e delle auto per ridurre la domanda dei metalli”

“Per decarbonizzare la sua flotta – continua T&E – l’Europa chiederà 200 volte più materie prime per batterie rispetto l’anno scorso, a meno che non vengano intraprese azioni. Le politiche per incentivare i piccoli BEV entry-level a prezzi accessibili, potrebbero anche ridurre la domanda di metalli chiave litio, nichel, cobalto e manganese del 36-49% (…). Le misure nazionali dovrebbero includere incentivi fiscali per i modelli più piccoli, mentre a livello UE sono necessari standard di efficienza della batteria e requisiti per le case automobilistiche per produrre più modelli entry-level”.

Julia Poliscanova, Senior Director, Vehicles & Emobility Supply Chains, presso T&E, ha dichiarato: “Se intendiamo seriamente non ripetere gli errori dell’insaziabile dipendenza dal petrolio, allora l’efficienza delle risorse deve svolgere un ruolo importante. In un mondo con limitazioni di offerta, le auto elettriche più piccole non sono solo un must ambientale, ma una solida politica economica e industriale”.

Le auto elettriche più piccole sono perfette anche per le batterie costruite con sostanze chimiche meno dispendiose in termini di risorse che possono ridurre la domanda di metallo fino al 20%. È necessaria una forte politica industriale per aumentare la produzione europea di nuove tecnologie come le batterie a base di ferro (LFP) e a base di sodio (Na-ioni). La riduzione dei viaggi con auto private può portare a un’ulteriore riduzione della domanda del 7-9%. T&E chiede una serie di misure tra cui la costruzione di meno strade, la riduzione dello spazio disponibile per le auto private e l’addebito dei parcheggi. I governi dovrebbero anche promuovere il trasporto pubblico e condiviso e il viaggio attivo”, precisa T&E.