Clima, IEA: sta emergendo una nuova economia energetica, ma non abbastanza rapidamente per zero emissioni nette al 2050

Il nuovo World Energy Outlook dell'IEA, lavoro di punta dell'Agenzia Internazionale dell'Energia, chiarisce che il progresso dell'energia pulita è ancora troppo lento per portare le emissioni globali a un calo sostenuto verso lo zero netto, evidenziando la necessità di un segnale inconfondibile di ambizione e azione dai governi che si riuniscono a Glasgow per la Cop26

Una nuova economia energetica sta emergendo in tutto il mondo mentre fioriscono impianti solari, eolici, elettrici e altre tecnologie a basse emissioni di carbonio. Ma con l’avvicinarsi del momento cruciale della COP26, il nuovo World Energy Outlook dell’IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia) chiarisce che questo progresso dell’energia pulita è ancora troppo lento per portare le emissioni globali a un calo sostenuto verso lo zero netto, evidenziando la necessità di un segnale inconfondibile di ambizione e azione dai governi che si riuniscono a Glasgow.

In un momento in cui i decisori politici si confrontano con gli impatti sia dei cambiamenti climatici che dei mercati energetici volatili, il World Energy Outlook 2021 (WEO-2021) è concepito come un manuale per la conferenza sui cambiamenti climatici COP26 a Glasgow, che offre un’opportunità fondamentale per accelerare l’azione per il clima e la transizione verso l’energia pulita. La nuova analisi, che l’IEA rende disponibile gratuitamente online, fornisce severi avvertimenti sulla direzione in cui le impostazioni politiche odierne stanno portando il mondo. Ma fornisce anche un’analisi lucida di come muoversi opportunamente verso un percorso che avrebbe buone possibilità di limitare il riscaldamento globale a 1,5° C ed evitare i peggiori effetti del cambiamento climatico.

Il WEO-2021, la pubblicazione di punta annuale dell’IEA, mostra che anche se le installazioni di solare ed eolico vanno sempre più rafforzandosi, il consumo mondiale di carbone sta crescendo fortemente quest’anno, spingendo le emissioni di anidride carbonica (CO2) verso il secondo aumento annuale più alto mai registrato nella storia.

“Lo slancio mondiale dell’energia pulita, estremamente incoraggiante, si sta scontrando con l’ostinata occupazione dei combustibili fossili nei nostri sistemi energetici”, ha affermato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’IEA. “I governi devono risolvere questo problema alla COP26 dando un segnale chiaro e inconfondibile che sono impegnati a potenziare rapidamente le tecnologie pulite e resilienti del futuro. I benefici sociali ed economici dell’accelerazione delle transizioni verso l’energia pulita sono enormi e i costi dell’inazione sono immensi”.