Convegno inceneritore Roma. Negata la sala in Campidoglio alle associazioni

Era tutto pronto per il convegno organizzato dalle associazioni di Rete Tutela Roma Sud in Campidoglio. Invece, la stessa Rete, già nella mattina del 15 marzo (giorno dell'iniziativa nella Sala Carroccio) ha denunciato che: "A poche ore dall'evento organizzato da tempo per fare fact checking sul termovalorizzatore, siamo stati contattati da persone che si sono qualificate come collaboratori del Sindaco Gualtieri per negarci la sala del Carroccio, regolarmente prenotata. Hanno tentato di proporre alternative, senza avere la possibilità di avvisare i partecipanti. Quindi, in accordo con le forze dell'ordine, il convegno diventa una conferenza stampa in Piazza del Campidoglio"

Credit foto: Rete Tutela Roma Sud

Per venerdì 15 marzo, presso Sala Carroccio in Campidoglio a Roma, le associazioni che aderiscono a Rete Tutela Roma Sud avevano organizzato il tentativo di dibattito pubblico “Diciamo la verità!” per discutere le scelte che riguardano la gestione dei rifiuti della Capitale: primo tra tutti l’inceneritore. Da sempre, infatti, le associazioni e i Comuni dell’area metropolitana più interessata dal futuro impianto denunciano una totale chiusura da parte dell’amministrazione capitolina al dibattito pubblico.

L’appuntamento era fissato per le 15:30 con una tavola rotonda insieme ai sindaci della suddetta area metropolitana e successivamente alle 17:30 con il dibattito in cui sarebbero stati presentati diversi position paper redatti da associazioni e esperti del settore. Eppure, in un comunicato della mattina del 15 marzo, la stessa Rete Tutela Roma Sud ha dovuto comunicare che:

A poche ore dal convegno organizzato da tempo in Campidoglio per fare fact checking sul termovalorizzatore, le associazioni della Rete Tutela Roma Sud sono state contattate da persone che si sono qualificate come collaboratori del Sindaco Roberto Gualtieri per negargli la sala del Carroccio, regolarmente prenotata in collaborazione con alcuni consiglieri capitolini. Hanno tentato di proporre alternative, senza avere la possibilità di avvisare i partecipanti”.

È inaccettabile in un Paese democratico una simile limitazione che impedisce di esprimere il pensiero in una sede istituzionale, diritto costituzionalmente garantito, a decine di associazioni romane, ai Sindaci di Albano Laziale, Aprilia, Ardea, Ariccia, Castelgandolfo, Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Montecompatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Pomezia, Rocca di Papa, Velletri, oltre che ai parlamentari De Priamo, Fontana e Zaratti e ai consiglieri regionali Marotta, Rotondi, Zeppieri e Zuccalà, che avevano dato la propria adesione”, ha continuato la Rete.

Da qui, la richiesta al Sindaco Roberto Gualtieri di: “Tutelare la democrazia, confermare la disponibilità della Sala e partecipare al confronto richiesto a più riprese, anche tramite le delibere dei consigli comunali che a giugno 2023 avevano chiesto l’apertura del dibattito pubblico. Qualsiasi incontro con i Sindaci e gli altri rappresentanti istituzionali che oggi avrebbero partecipato al convegno in Campidoglio, deve essere aperto alle associazioni. Sul termovalorizzatore gli hanno raccontato troppe bugie, che vogliamo smascherare, per non consegnare la città a un monopolio che le imporrebbe costi crescenti per i prossimi 35 anni, oltre a danni ambientali evitabili.
Ci vediamo comunque in piazza del Campidoglio alle ore 15.00, insieme ai sindaci, alle associazioni e ai rappresentanti delle istituzioni democratiche, per raccontare la verità alla città”.

Proprio alle 15:00, però, Rete Tutela Roma Sud ha fatto sapere che la mediazione con i funzionari comunali ha confermato il diniego della Sala. Sempre la Rete ha aggiunto di: “Aver chiesto questa mediazione perché le motivazioni riportate nella comunicazione che ci è stata inviata non sono né di ordine pubblico né di sicurezza ma strettamente politiche perché in concomitanza del nostro convegno, nella Sala Protomoteca l’iniziativa dell’assessora Alfonsi su Roma Circolare. Un’iniziativa, questa, che è stata organizzata successivamente rispetto alla nostra richiesta per la Sala Carroccio e che in nessun modo avrebbe influito sul loro evento. Il motivo, quindi, per noi è politico”.

Alla luce del diniego confermato, le associazioni hanno concluso che: “In accordo con le forze dell’ordine saranno in Piazza del Campidoglio per una conferenza stampa in cui – seppur con tempi diversi – verrà data la parola ai relatori del convegno. I position paper verranno pubblicati successivamente”.