Alla COP30 di Belém, la protezione delle foreste tropicali conquista un nuovo traguardo. È stato infatti lanciato ufficialmente il Tropical Forest Forever Facility (TFFF), un fondo internazionale promosso dal Brasile insieme a Norvegia, Indonesia, Francia e 34 paesi tropicali, con una capitalizzazione iniziale di 5 miliardi di dollari.
Il TFFF diventa così la più grande piattaforma di finanziamento diretto per le comunità indigene e locali, chiamate a svolgere un ruolo centrale nella conservazione di oltre un miliardo di ettari di foreste tropicali in più di 70 paesi.
Wwf: “Un momento storico per la natura e il clima”
“Questo è un momento storico per i finanziamenti dedicati alla natura e al clima”, ha dichiarato Kirsten Schuijt, direttrice generale del Wwf Internazionale.
“Il TFFF ricompensa i paesi affinché preservino le proprie foreste, canalizza risorse direttamente a chi le protegge e combina finanza pubblica, privata e filantropica per una protezione duratura del pianeta”.
Per Mauricio Voivodic, direttore esecutivo del Wwf Brasile, si tratta di un cambio di paradigma nella governance ambientale globale:
“Il TFFF è già un’eredità determinante della COP di Belém. Riunisce governi, comunità locali e settore finanziario attorno a un obiettivo condiviso: proteggere le foreste e la vita che esse sostengono”.
Un nuovo modello di finanza per la conservazione
Il fondo punta a premiare i paesi che mantengono intatte le proprie foreste, riconoscendo i benefici globali che esse garantiscono in termini di assorbimento del carbonio, biodiversità e resilienza climatica.
Almeno il 20% dei fondi sarà destinato direttamente ai popoli indigeni, rendendo il TFFF la più grande iniziativa mondiale di finanziamento diretto a chi vive e custodisce gli ecosistemi forestali.
Il Wwf sottolinea come il fondo rappresenti una nuova economia della conservazione, capace di trasformare i paesi tropicali da beneficiari di aiuti a investitori della sostenibilità globale, favorendo una cooperazione equa e trasparente.
Il commento del Wwf Italia: “Un’assenza che pesa”
Il Wwf Italia ha espresso rammarico per la mancata adesione del governo italiano all’iniziativa, definendo il TFFF “uno dei passaggi più significativi della COP30 e un momento decisivo per la tutela delle foreste a livello globale”.
L’organizzazione ha criticato la scarsa attenzione dell’Italia verso la finanza climatica internazionale e il suo orientamento a favore dei biocarburanti, che rischiano di incrementare la deforestazione a livello globale.
Verso una nuova governance per il clima
Per il Wwf, il TFFF segna una svolta nella cooperazione internazionale, aprendo la strada a una gestione condivisa delle risorse naturali e a un sistema di incentivi equi per la protezione delle foreste.
Con oltre 6,7 milioni di ettari di foresta pluviale persi nel solo 2024, l’associazione invita governi e investitori privati a rafforzare i finanziamenti per la tutela degli ecosistemi e a unire natura e clima in una strategia comune.
“Il TFFF – conclude il Wwf – dimostra che la collaborazione globale può ancora produrre risultati concreti. La tutela delle foreste tropicali è una condizione imprescindibile per contenere la crisi climatica e garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni”.











