Corepla a Ecomondo 2025: “Il paradosso della plastica”, serve un nuovo equilibrio di mercato

A Ecomondo 2025, Corepla pone al centro del dibattito un tema cruciale per il futuro dell’economia circolare: oggi la plastica vergine costa meno di quella riciclata. Un paradosso che rischia di indebolire una delle filiere più virtuose d’Europa e di ridurre la motivazione dei cittadini nella raccolta differenziata

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Nel corso del 2024, grazie al sistema Corepla, in Italia sono state raccolte oltre 1,5 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica, con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente. Di queste, oltre 930.000 tonnellate sono state avviate a riciclo, consentendo al Paese di anticipare di un anno gli obiettivi fissati dall’Unione europea. La rete del consorzio coinvolge 7.300 Comuni e raggiunge il 97% della popolazione, a conferma dell’efficacia del modello nazionale.

Ma, sottolinea Corepla a Ecomondo 2025, la sfida oggi è anche economica e normativa. L’assenza di regole che favoriscano l’uso di materiali riciclati e la concorrenza dei polimeri vergini a basso costo rischiano di indebolire un comparto che rappresenta una delle esperienze più consolidate d’Europa nel campo della circolarità delle materie plastiche.

Da Rimini, Corepla rilancia la necessità di politiche di riequilibrio di mercato e incentivi strutturali per rafforzare la competitività delle imprese che investono nel riciclo e per mantenere alto il livello di qualità della raccolta. L’obiettivo è trasformare la plastica riciclata in una leva di sviluppo industriale e ambientale, promuovendo innovazione, sostenibilità e responsabilità condivisa lungo tutta la filiera.

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