Diana De Marchi: “Qualcosa di ambientalista”

"Qualcosa di ambientalista". Intervista a Diana De Marchi, candidata al Consiglio comunale di Milano nella lista Partito Democratico

diana de marchi

“Qualcosa di ambientalista”  che hai fatto o sostenuto finora nella tua attività sociale o politica


Sostengo una mobilità più green tramite l’uso della bicicletta e di  tutti i modelli di sharing. Ho promosso la diffusione e la gratuità del bikemi per le scuole e l’ampliamento di percorsi protetti casa scuola per favorire la possibilità di andare a scuola in bici e l’implementazione del pedibus.Mi sono impegnata per gli orti didattici nelle scuole e per la facilitazione dei collegamenti scuole e aziende agricole/fattorie. Ho seguito la realizzazione del progetto legato ai giardini terapeutici: spazi verdi diffusi con piante ed erbe dedicati alla cura di specifici bisogni. Abbiamo organizzato un giardino terapeutico che  accompagni le donne nel percorso di uscita dalla violenza.
Ho strutturato il progetto panchine rosse ed arcobaleno perchè i parchi e le aree verdi siano luoghi di sensibilizzazione sul contrasto alla violenza di genere e alle discriminazioni.

“Qualcosa di ambientalista” che più ti preme nel programma comunale dei prossimi anni


Vorrei valorizzare ogni metro di verde della città per il benessere fisico e psicologico di tutte e di tutti. Facilitare una mobilità sostenibile per consentire a cittadine e cittadini di utilizzare facilmente le aree verdi ben collegate tra loro. Tutela, amore e cura del verde esistente, puntando anche sui balconi e sui terrazzi come microcosmi ambientali. Incoraggiare lo sviluppo degli orti urbani.

“Qualcosa di ambientalista” nella tua vita quotidiana privata

Cerco di muovermi per la città utilizzando la bicicletta o il car sharing tutte le volte che posso. Punto su cibi biologici e a km0, seguo accuratamente la raccolta differenziata dei rifiuti, compro nei mercatini del riuso, faccio attenzione al risparmio energetico ma soprattutto cerco di pensare “ambientale” nei gesti quotidiani.