Direttiva IED: il Parlamento chiede una stretta sugli inceneritori

Zero Waste Europe parla di "progressi fondamentali". Le modifiche approvate dal Parlamento riterranno gli inceneritori di rifiuti responsabili delle emissioni che producono durante tutti i momenti di funzionamento, mentre in precedenza era permesso trascurare quelle durante i periodi di maggiore intensità, cioè accensione e spegnimento". Strasburgo invita inoltre gli operatori degli impianti a migliorare la trasparenza e la rendicontazione sull'inquinamento, oltre a misure di garanzia per il diritto al risarcimento per problemi di salute dovuti alle emissioni

Il voto del Parlamento europeo sulla controversa direttiva sulle emissioni industriali (IED) ha visto “progressi fondamentali nella prevenzione delle emissioni derivanti dall’incenerimento dei rifiuti”. Lo dice Zero Waste Europe in un comunicato in cui spiega che “le modifiche approvate dal Parlamento riterranno gli inceneritori di rifiuti responsabili delle emissioni che producono durante tutti i momenti di funzionamento. In precedenza, era possibile trascurare le misure capaci di impedire le emissioni degli impianti durante i periodi di maggiore intensità, come l’accensione o lo spegnimento”.

La parola adesso passa al Consiglio.

Il Parlamento invita inoltre gli operatori degli inceneritori a migliorare la trasparenza e la rendicontazione sull’inquinamento atmosferico, pubblicando dati grezzi insieme ai rapporti di laboratorio. “Questo è importante – afferma Janek Vahk di ZWE – in quanto i dati attualmente resi disponibili si basano su cifre e medie calcolate che possono fornire un quadro fuorviante delle emissioni effettive. L’obbligo di pubblicare i dati grezzi piuttosto che le medie dei calcolatori garantirà livelli più elevati di responsabilità e trasparenza da parte degli operatori degli impianti di incenerimento e coincenerimento. E rendendo queste informazioni prontamente disponibili al pubblico, gli operatori saranno tenuti a rispettare standard ambientali più severi”.

Ancora. Le novità introdotte dal Parlamento prevedono misure di garanzia per il diritto al risarcimento per problemi di salute dovuti alle emissioni industriali illegali; riconoscono i potenziali impatti negativi sulle comunità e sugli individui che vivono in prossimità di impianti industriali; stabiliscono le modalità per chiedere un risarcimento, rafforzando l’importanza di salvaguardare il benessere pubblico e garantire la responsabilità per i danni ambientali.

Questi emendamenti per Zero Waste sono in linea con la ricerca sul biomonitoraggio condotta dall’associazione in collaborazione con ToxicoWatch, che ha messo in luce livelli significativi di contaminazione di inquinanti persistenti nelle vicinanze degli inceneritori in tre paesi.

Se il diritto al risarcimento è una notizia positiva, il Parlamento ha però eliminato la formulazione che attribuiva a chi inquinava la responsabilità di dimostrare che la violazione non aveva arrecato danno alla salute del ricorrente, annacquando pesantemente il testo originario.

A parte quest’ultimo punto, Zero Waste Europe esorta vivamente il Consiglio a sostenere la formulazione adottata dal voto in plenaria, nonché eventuali posizioni di compromesso che riflettano l’importanza di questi emendamenti.