Ecofuturo Festival, prima giornata dedicata alle Comunità Energetiche Rinnovabili

Sabrina Alfonsi, Assessora all'agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale "Stiamo puntando moltissimo sulle CER e lo stiamo facendo lavorando su due filoni: da un lato attraverso la sburocratizzazione e il sostegno economico per quelle promosse dal terzo settore, dall'altro stiamo lavorando sui tetti pubblici"

Ecofuturo Festival comunità energetiche rinnovabili

La prima giornata dell’Ecofuturo Festival ha preso il via l’8 maggio a Roma presso la Città dell’Altra Economia è stata incentrata sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), per celebrare l’undicesima edizione del festival delle ecotecnologie, in corso fino all’11 maggio. Ad inaugurare la giornata inaugurale c’erano i tre cofondatori di Ecofuturo, Fabio Roggiolani, Michele Dotti e Jacopo Fo, insieme alla direttrice della fiera virtuale Exco, Elena Pagliai.

A seguire l’intervento dell’Assessora all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi. “La presenza di Ecofuturo a Roma è fondamentale perché è uno dei momenti più alti della formazione su questi temi. – afferma l’Assessora Alfonsi – Roma sulle comunità energetiche sta puntando moltissimo. Sta lavorando su due filoni: da una parte quello di sburocratizzare e sostenere economicamente, attraverso degli sportelli, le CER promosse dal terzo settore, dalle associazioni e dai i privati che si mettono insieme; dall’altra sta facendo un grande lavoro sui tetti pubblici, ci sono già 15 progetti individuati e finanziati, uno per ogni municipio, che saranno la sperimentazione attraverso cui replicare”.

La prima giornata ha visto protagoniste le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). “Tutte le rinnovabili producono energia ad un prezzo molto inferiore, soprattutto se si tiene conto dei danni ambientali rispetto alle fonti fossili. Le comunità energetiche rinnovabili sono la forma più libera, democratica, popolare per mettersi tutti assieme. Privato, pubblico, qualsiasi soggetto si può unire e costruire impianti di maggiore taglia, con conseguente diminuzione dei costi di produzione e condividere l’energia. – afferma Gianni Girotto, Coordin. Comitato Transizione Ecologica M5S – Gli esempi di CER sono ancora troppo pochi. Ritengo che il clima politico continui ad essere poco favorevole alle rinnovabili. La politica in realtà vuole farci continuare a consumare 39 miliardi di litri al giorno di fonti fossili a livello globale”.

Nella seconda parte della giornata è intervenuto anche l’avv. Alfonso Bonafede, già Ministro della Giustizia, per parlare dei profili legali e statuti delle comunità energetiche rinnovabili. “Una volta che i soggetti si uniscono e voglio formare una comunità energetica, quale forma giuridica devono adottare? La risposta è che l’Europa ha lasciato totale libertà agli Stati membri di adottare le forme giuridiche che vogliono. L’Italia ha deciso di lasciare agli operatori del settore la libertà di scelta nella forma giuridica. La cosa importante è che vengano rispettati alcuni principi, tutti finalizzati a tutelare i diritti dei singoli componenti della CER. Questo è un punto fondamentale. L’equivoco di fondo potrebbe essere che entrando in una comunità energetica ogni individuo, in qualche modo, rinuncia a tutelare la propria posizione soggettiva giuridica. Invece no. Perché l’Europa dà totale libertà, ma stabilisce che ci sono alcuni diritti inderogabili che devono essere rispettati per tutti i singoli membri della CER”, afferma Bonafede.

Ogni giornata si concluderà con un Aperilibro. Il primo appuntamento con Giovanni Battista Zorboli e Giuseppe Milano per la presentazione dei rispettivi libri “Gli errori fecondi. Come uno sbaglio può contribuire al progresso” e “Comunità energetiche. Esperimenti di generatività sociale e ambientale”.