Energie rinnovabili, Kyoto Club: le fonti pulite riacquistano un ruolo significativo nelle scelte energetiche

Il Gruppo di lavoro “Fonti energetiche rinnovabili” di Kyoto Club, giovedì 1° febbraio, ha organizzato a Roma il convegno “Le rinnovabili fanno bene all’Italia” per condividere l’esperienza tedesca, ascoltare la posizione del Governo e dei Rappresentanti dei principali Gruppi politici italiani e per presentare le proposte delle aziende e degli Enti locali associati all'organizzazione. Gianni Silvestrini, Direttore scientifico KC: "La potenza rinnovabile nel mondo è cresciuta del 50% nel 2023, raggiungendo 500 GW. Un vero boom. L'accelerazione sarà decisiva nella lotta al cambiamento climatico, utilissima nel ridurre la dipendenza dalle importazioni di metano, importante per la creazione di posti di lavoro”

Triplicare la capacità di energia rinnovabile entro il 2030 è fondamentale per mantenere a portata di mano l’obiettivo di 1,5°C e contrastare il cambiamento climatico. Parola dell’International Energy Agency (IEA), che nel suo World Energy Outlook 2023 – report annuale che offre analisi sul sistema energetico globale e anticipa le tendenze del futuro – afferma che, grazie al combinato disposto di politiche a favore dell’efficienza energetica, dell’elettrificazione dei consumi e dell’accelerazione di fotovoltaico ed eolico, possiamo abbattere le emissioni dell’80% entro la fine del decennio.

Sono stati questi gli argomenti al centro del convegno organizzato da Kyoto ClubLe rinnovabili fanno bene all’Italia” svoltosi oggi, 1° febbraio, a Roma presso la sala Esperienza Europa, lo spazio espositivo dedicato all’UE promosso dal Parlamento e dalla Commissione europea. Durante il dibattito odierno nel corso del convegno, il Gruppo di Lavoro “Fonti energetiche rinnovabili” dell’Associazione presentato le proposte delle aziende ed Enti Locali associati a Kyoto Club in riferimento all’iter parlamentare del “Decreto energia” e alla revisione, da completare entro il prossimo 30 giugno, del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).

All’ultima conferenza sul clima, la Cop 28 emiratina, si è stabilito di triplicare la potenza energetica da fonti rinnovabili mondiale, che significa passare dagli attuali 3.500 gw di energia da rinnovabili globali a 11mila gw entro la fine del decennio. Una crescita fortissima che dovrebbe proseguire anche negli anni successivi e solare ed eolico saranno molto importanti in questo. Mentre in Germania nel 2023 per la prima volta le rinnovabili hanno superato il 50% di produzione elettrica, l’Italia, nonostante i forti ritardi, dà segni di vitalità come dimostrano i 5 GW fotovoltaici installati nel 2023.

L’urgenza di decarbonizzare la produzione di energia è stata richiamata per l’ennesima volta dai dati resi noti lo scorso mese da Copernicus climate change (C3s), il programma di osservazione dellaTerra dell’Agenzia Spaziale Europea e Commissione europea: il 2023 si conferma l’anno più caldo mai registrato a partire dal 1850, con l’aumento della temperatura media globale vicina al limite di 1,5 gradi centigradi (1,48 rispetto al livello preindustriale 1850-1900).

Gianni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club, ha sottolineato che “la potenza rinnovabile nel mondo è cresciuta del 50% nel 2023, raggiungendo 500 GW. Un vero boom, che ha visto anche un risveglio dell’Italia. Nel nostro paese le energie pulite, con 5,2 GW solari e 0,4 GW eolici installati lo scorso anno, riacquistano un ruolo significativo nelle scelte energetiche. L’accelerazione delle rinnovabili sarà, infatti, decisiva nella lotta al cambiamento climatico, utilissima nel ridurre la dipendenza dalle importazioni di metano, importante per la creazione di posti di lavoro”

“Le rinnovabili danno un contributo decisivo per una maggiore sicurezza e libertà in tutta l’Europa. Ci sono già da tempo idee e soluzioni innovative per il successo della transizione verde. Ora sta a noi incidere attivamente sulla transizione verde. Essendo grandi emittenti di CO2 non è solo una nostra responsabilità: come principali nazioni industriali dell’Europa è anche un nostro interesse. Poiché le opportunità economiche delle tecnologie sostenibili sono pari ai costi di cui le nostre economie dovrebbero farsi carico se non stiamo al passo. Pertanto, dobbiamo svolgere un ruolo guida nell’imminente trasformazione.” Lo dichiara l’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia, Dr. Hans-Dieter Lucas.