Nel 2022, l’eolico e il solare hanno coperto il 12% dell’elettricità globale

Secondo il think tank energetico Ember, il consumo di elettricità da fonti a zero emissioni (sia rinnovabili che nucleare) è aumentato fino a rappresentare il 39% dell'elettricità globale, stabilendo un nuovo record. Secondo il rapporto, lo scorso anno potrebbe essere stato il punto massimo per le emissioni di elettricità e il finale della crescita dell'energia fossile, poiché l'energia a zero emissioni soddisferà l'intera domanda di crescita per l'anno in corso

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Il think tank energetico Ember il 12 aprile 2023 ha annunciato che nel 2022 l’eolico e il solare hanno raggiunto un nuovo record, rappresentando il 12% dell’elettricità globale, in aumento rispetto al 10% dell’anno precedente. Insieme alle altre fonti di elettricità a zero emissioni, come quelle rinnovabili e nucleari, hanno rappresentato il 39% dell’elettricità globale, stabilendo così un nuovo record. Il rapporto suggerisce che l’anno scorso potrebbe aver rappresentato il culmine delle emissioni di elettricità e che l’energia a zero emissioni incontrerà tutta la crescita della domanda energetica di quest’anno, indicando la fine della crescita dell’energia fossile.

Il quarto Global Electricity Review annuale riporta i dati sull’uso dell’elettricità nel 2022 in ben 78 Paesi, che rappresentano il 93% della domanda elettrica globale. Per il diciottesimo anno consecutivo, l’energia solare è stata la fonte di energia elettrica che ha registrato la crescita più rapida, con un incremento del 24% rispetto all’anno precedente, producendo abbastanza elettricità da poter alimentare l’intero Sudafrica. Inoltre, la generazione eolica è aumentata del 17% nel 2022, raggiungendo la capacità di alimentare quasi l’intero Regno Unito. Più di sessanta Paesi nel mondo generano oggi oltre il 10% della loro elettricità da fonti eoliche e solari.

Nonostante i notevoli progressi nell’utilizzo di fonti rinnovabili, il carbone continua ad essere la principale fonte di energia elettrica a livello globale, contribuendo con il 36% della produzione totale nel 2022. L’energia eolica e solare hanno invece registrato una significativa crescita nel 2022, soddisfacendo l’80% dell’aumento della domanda globale di elettricità. Nonostante le difficoltà del settore del gas e le preoccupazioni riguardo ad un possibile ritorno al carbone, è stata proprio l’espansione delle fonti rinnovabili a contenere l’incremento della produzione di energia elettrica da carbone (+1,1%). La produzione di energia elettrica da gas ha invece subito una modesta diminuzione (-0,2%) nel 2022.

Nel complesso, le emissioni del settore energetico sono state registrate in aumento dell’1,3% nel 2022, raggiungendo un nuovo massimo storico. Tuttavia, secondo il rapporto, l’anno scorso potrebbe essere stato il punto massimo delle emissioni di energia elettrica e potrebbe rappresentare l’ultimo anno di crescita dell’energia fossile, poiché l’energia pulita (comprendente le fonti rinnovabili e nucleari secondo Ember) soddisferà l’intera crescita della domanda energetica quest’anno. Di conseguenza, si prevede che nel 2023 si verificherà una lieve diminuzione della produzione di energia dalle fonti fossili (-0,3%), con ulteriori riduzioni negli anni successivi, accelerando la diffusione dell’energia eolica e solare.

L’Agenzia Internazionale dell’Energia prevede che il settore dell’elettricità debba trasformarsi da quello con le maggiori emissioni in quello che raggiunge per primo lo zero netto entro il 2040, per raggiungere poi lo zero netto a livello economico entro il 2050. Per conseguire tale obiettivo, l’eolico e il solare dovrebbero rappresentare il 41% dell’elettricità globale entro il 2030, rispetto al 12% del 2022.