Euro 7, primo “ok” del Parlamento Ue, ma si allungano i tempi

Gli europarlamentari hanno espresso il loro sostegno alle proposte di Bruxelles riguardanti i livelli di emissioni inquinanti, che includono ossidi di azoto, particolato e monossido di carbonio. Inoltre, hanno proposto di suddividere ulteriormente le emissioni in tre categorie per i veicoli commerciali, basate sul loro peso. Tuttavia, viene confermato lo slittamento di attuazione rispetto ai tempi inizialmente previsti dalla Commissione, l’ENVI indica l’applicazione delle attuali norme Euro 6 fino al 1° luglio 2030 per auto e furgoni e fino al 1 luglio 2031 per autobus e camion

Euro 7

Si allungano i tempi per l’attuazione della revisione delle normative dell’Unione Europea sulle emissioni di veicoli, compresi auto, furgoni e camion nell’ambito della “Euro 7“. Giovedì 12 ottobre, con 52 voti a favore, 32 contrari e un astenuto, la commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha ratificato la sua posizione riguardo al nuovo regolamento Euro 7, che mira a ridurre le emissioni inquinanti e stabilire i requisiti per la durata delle batterie per autovetture e veicoli pesanti.

Secondo il testo approvato, le normative sulle emissioni attualmente in vigore (Euro 6/VI) saranno in vigore fino al primo luglio 2030 per quanto riguarda auto e furgoni, e fino al primo luglio 2031 per autobus e camion. Questo rappresenta un prolungamento rispetto alle scadenze previste nella proposta iniziale della Commissione europea, le quali indicavano il 2025 per le auto e il 2027 per i camion.

“I deputati – si legge nel comunicato – concordano con i livelli proposti dalla Commissione per le emissioni inquinanti (come ossidi di azoto, particolato, monossido di carbonio e ammoniaca) per le autovetture e propongono un’ulteriore suddivisione delle emissioni in tre categorie per i veicoli commerciali leggeri in base al loro peso. Il testo adottato propone limiti più severi per le emissioni dei gas di scarico degli autobus e dei veicoli pesanti, compresi i livelli fissati per le emissioni in condizioni reali di guida. Le norme di emissione attualmente in vigore (Euro 6/VI) si applicherebbero fino al primo luglio 2030 per auto e furgoni e fino al primo luglio 2031 per autobus e autocarri”. Di fatto, rispetto a quanto indicato dalla Commissione europea, rispettivamente, per il 2025 e il 2027, si tratta di tempi di applicazione molto più lunghi.

Il testo prevede anche un allineamento delle metodologie di calcolo e dei limiti relativi alle emissioni di particelle provenienti dai freni e al tasso di abrasione dei pneumatici con gli standard internazionali attualmente in fase di sviluppo da parte delle Nazioni Unite. È importante sottolineare che queste regole avrebbero un’applicazione generalizzata, inclusi i veicoli elettrici, come dichiarato nel comunicato. Inoltre, il testo stabilisce requisiti minimi di prestazione più elevati per la durata delle batterie destinate alle autovetture e ai furgoni, rispetto a quanto proposto dalla Commissione.

La commissione Ambiente ha avanzato ulteriori proposte, tra cui l’introduzione di un “passaporto ambientale dei veicoli” aggiornato che conterrebbe informazioni quali il consumo di carburante, lo stato della batteria, i limiti di emissioni e i risultati delle ispezioni tecniche periodiche. Altre misure includono requisiti di durata più rigorosi per veicoli, motori e sistemi di controllo dell’inquinamento, nonché l’obbligo di installare sistemi di monitoraggio a bordo per vari parametri, come le emissioni di scarico in eccesso, il consumo reale di carburante ed energia, e lo stato della batteria. Vengono anche delineate norme specifiche per i produttori con produzioni di piccoli e piccolissimi volumi.