Genova, inaugurato il Centro Large Surpluse di AMIU in via Bologna per la riparazione e il riuso

AMIU ha inaugurato il terzo centro Surpluse, rete di luoghi dove i cittadini possono portare i loro mobili e piccoli oggetti per donarli oppure farli riparare, ma dove possono anche acquistare oggetti di seconda mano e dare loro nuova vita. Matteo Campora, Assessore all'Ambiente del Comune di Genova: "il nuovo centro rappresenta un ulteriore impulso per coinvolgere attivamente i cittadini, consentendo loro di sperimentare direttamente i concetti di riutilizzo, sostenibilità, riciclo e upcycling"

Genova Centro Surpluse

Il quartiere di San Teodoro vede il ritorno alla vita e alla comunità dello spazio precedentemente utilizzato come mercato comunale in Via Bologna, con l’apertura del terzo “Centro Surpluse” di dimensioni Large. Questo segue l’apertura dei Centri Small a Coronata nel 2020 e del Ducale nel 2021.

L’evento di inaugurazione ha visto la partecipazione dell’Assessore all’Ambiente, Matteo Campora, del Presidente del Municipio Centro Ovest, Michele Colnaghi, e di Giovanni Battista Raggi, Presidente di AMIU Genova. Durante l’inizio della cerimonia, è stata svelata una targa commemorativa in onore dei colleghi di AMIU Bruno Casagrande e Mirko Vicini, deceduti nel tragico crollo del Ponte Morandi, alla presenza dei loro familiari.

L’inaugurazione del 26 settembre, come illustrato dall’Assessore all’Ambiente del Comune di Genova, Matteo Campora, rappresenta un momento di grande significato nella strategia a lungo termine che la nostra amministrazione e AMIU stanno perseguendo. Questa strategia mira a trasformare Genova in una città sempre più sostenibile e orientata verso un futuro verde.

“L’apertura di questo Centro Surpluse – spiega Campora – rappresenta un ulteriore impulso per coinvolgere attivamente i cittadini, consentendo loro di sperimentare direttamente i concetti di riutilizzo, sostenibilità, riciclo e upcycling. Attraverso le diverse attività offerte presso il centro in Via Bologna, che coprono un ampio spettro, speriamo di promuovere una vera e propria rivoluzione culturale. Questo cambiamento culturale è fondamentale per affrontare le sfide ambientali che ci attendono. Desidero esprimere la mia gratitudine ad AMIU e a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo importante progetto”.

Questo lungo e complesso percorso, che ha richiesto due anni di lavori, ha restituito al quartiere un’ex area mercatale di oltre 300 metri quadrati. In precedenza, questa area era in stato di abbandono e degrado, ma grazie a un attento intervento di ristrutturazione e a un allestimento interno accurato, ora offre notevoli potenzialità e opportunità di utilizzo.

La struttura è stata restaurata con maestria e ha dato vita a una serie di spazi funzionali, tra cui una sala multimediale versatile, una zona per lo scambio e la condivisione di libri, diverse aree espositive, spazi dedicati a iniziative culturali, laboratori ambientali e eventi legati al riciclo creativo. Inoltre, sono previsti workshop incentrati sull’upcycling, cioè sulla trasformazione degli oggetti, nonché sul riparo e il riuso di oggetti. Questa iniziativa contribuirà senza dubbio a promuovere la sostenibilità e l’innovazione ambientale nella comunità locale.

A questo progetto si aggiungono anche spazi esterni, sia coperti che all’aperto, arricchiti da aiuole fiorite, che saranno a disposizione dei frequentatori del Centro Surpluse e della comunità locale.Michele Colnaghi, Presidente del Municipio Centro Ovest, ha sottolineato l’importanza di questo recupero di un edificio abbandonato da anni, restituendolo alla collettività. Questo spazio avrà una duplice funzione sociale ed educativa. Oltre all’area dedicata al riutilizzo degli oggetti, ci sarà una sala conferenze che fungerà anche da punto d’incontro per il quartiere. Sono già arrivate richieste da parte di diverse scuole interessate a portare i loro studenti per apprendere metodi di riciclo e riutilizzo degli oggetti.Colnaghi ha ringraziato AMIU per aver accolto le proposte della comunità, evidenziando la presenza di un’area per il book crossing e l’apertura dell’area antistante alla comunità per eventi e attività quotidiane, specialmente per i bambini. Sono state avanzate ulteriori richieste, come l’installazione di giochi per i più piccoli e uno spazio per il maggiordomo di quartiere a San Teodoro, un progetto che viene sviluppato da tempo. Questa nuova fase rappresenta un ulteriore passo nella condivisione e nella partecipazione attiva nella gestione e nell’utilizzo della struttura, che verrà seguito con grande attenzione.

Il Centro sarà iscritto alla rete internazionale dei Repair Cafè, diventando il primo a Genova e nella regione Liguria. Questo sistema di iniziative “aggiustatutto” è un luogo di incontro e condivisione di conoscenze e tecniche di riparazione. Originario dell’Olanda nel 2010, si è rapidamente diffuso diventando un vero movimento globale. I paesi con il maggior numero di Repair Café includono Paesi Bassi, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e India.