Gestione del verde urbano di Torino, lettera aperta degli ambientalisti sulla faccenda “erba alta”

A seguito della mozione del 17 luglio votata dal Consiglio Comunale di Torino, che impegna sindaco e giunta a limitare gli sfalci dell'erba in grandi parchi e in alcuni giardini della città, è nato un caso politico su cui adesso prendono posizione anche alcune associazioni ambientaliste con una lettera aperta a Palazzo di Città. Riportiamo un riassunto e in allegato il testo integrale della missiva

A seguito della mozione del 17 luglio votata dal Consiglio Comunale di Torino, che impegna sindaco e giunta a limitare gli sfalci dell’erba in grandi parchi e in alcuni giardini della città, è nato un caso politico su cui adesso prendono posizione anche alcune associazioni ambientaliste con una lettera aperta a Palazzo di Città.

Di seguito un riassunto e in allegato il testo integrale:

Facendo seguito quanto emerso nel dibattito politico cittadino e nella Regione desideriamo rendere nota la nostra posizione sul tema della gestione del verde urbano in un’ottica di promozione della biodiversità e di tutela degli insetti impollinatori. Abbiamo inviato una lettera aperta ai nostri assessori e ai consiglieri. Quanto espresso vuole rappresentare la sensibilità delle realtà firmatarie e fornire agli amministratori e agli uffici competenti nuovi dati ed elementi, utili alla discussione che nei prossimi mesi interesserà questo tema.

Negli ultimi anni ci siamo trovati ad affrontare i devastanti effetti del cambiamento climatico e le conseguenze di pratiche ad alto impatto ambientale come l’agricoltura intensiva, la modificazione del paesaggio e la riduzione degli habitat naturali. La Comunità Europea ha invitato i Paesi membri e le proprie amministrazioni locali a dotarsi di tutti gli strumenti utili a far fronte a questa emergenza. Tra le diverse misure proposte, in ambito urbano grande rilievo viene dato alle pratiche di gestione del verde con l’obiettivo di mitigare gli effetti climatici estremi e migliorare il benessere psico-fisico dei cittadini. Tra gli indicatori di resilienza dei sistemi maggiormente affidabili troviamo il tasso di biodiversità, quanto più sarà alto e vario quanto più l’ambiente sarà in grado di rispondere e adattarsi ai cambiamenti in atto.

La presenza di prati, giardini, parchi e aree incolte all’interno del tessuto urbano garantisce spazio, rifugio e nutrimento a tantissime specie animali e vegetali. Tra questi un ruolo di primaria importanza è quello svolto dagli insetti impollinatori, da cui dipendono più dell’80 % delle colture agricole e della flora spontanea. L’utilizzo di pesticidi e lo sviluppo di un’agricoltura sempre più intensiva e impattante ha reso quanto mai necessario salvaguardare gli elementi della rete ecologica (aree naturali e corridoi biologici). Anche le città, con i propri spazi verdi possono concorrere a connettere e ospitare esseri viventi, trasformando la visione di Smart City in Bio City. Questo a patto di investire su una pianificazione della gestione del verde innovativa e coraggiosa.

Gli esempi di progetti e regolamenti pensati per valorizzare la biodiversità urbana e tutelare gli insetti impollinatori sono molti, sia sul territorio nazionale, che nel resto della Comunità Europea. Quanto richiesto alla Città di Torino, e per estensione a chi di competenza in Regione Piemonte, è di provare a immaginare nuovi modelli da sperimentare sul nostro territorio. A partire dall’adesione ai protocolli delle reti Città libere dai pesticidi e Comuni amici delle api. 

Chiediamo inoltre di vigilare sul rispetto delle linee guida pubblicate dal MASE e dei CAM; di valorizzare gli strumenti a supporto e disposizione delle amministrazioni, come la Consulta per l’Ambiente e per il Verde di Torino e le Università; di verificare le competenze degli operatori che eseguiranno le attività di manutenzione e sfalcio; di formare i Volontari Civici del Comune perché siano in grado di supportare l’amministrazione; di proporre momenti di confronto aperti come assemblee pubbliche e tavoli di lavoro e di investire in una campagna di comunicazione capillare e continua; di realizzare percorsi di promozione delle buone pratiche per la tutela e l’incremento della biodiversità urbana tra i privati.

Alleghiamo testo completo della lettera inviata all’amministrazione agli uffici competenti.

Impollinatori Metropolitani APS ETS
Circolo Legambiente Molecola

aderiscono e sottoscrivono:
PAN EUROPE (Pesticide Action Network EU) (Città libere dai pesticidi)
WWF Italia
AssoBio (Italia)
ISDE Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (Italia)

FELCOS Umbria – Comune Amico delle Api

Slow Food Piemonte e Valle D’Aosta

Dott. Simone Tosi (BeeLab – DISAFA – UNITO)
Associazione Parco del Nobile (Torino)

Comitato Torino Respira

LAV Torino
Lipu Torino
Ecopolis (Torino)
Comitato Salviamo i prati (Torino)

Circolo Legambiente GreenTo (Torino)Circolo Legambiente Metropolitano (Torino)

Associazione Culturale Giardino Forbito (Torino)
Egalitè Onlus (Roma)
Associazione WWF Trentino ODV