Il governo apre al deposito cauzionale per gli imballaggi in plastica

Nel corso del convegno ‘Riciclo: una sfida di valore’ svoltosi il 23 luglio alla Camera, in cui il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani, segretario della Commissione Ambiente, a proposito del nuovo Regolamento imballaggi dell'Unione europea ha detto: "Fra 4 anni dovremo raccogliere e riciclare il 90% delle bottiglie, che per la plastica è un numero enorme. Io credo che implementare ai fini del riciclo un sistema di DRS, che già esiste in altri paesi d'Europa, è una cosa sulla quale dobbiamo riflettere seriamente"

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Dalla maggioranza di governo arriva un’apertura sul deposito cauzionale per gli imballaggi in plastica. È accaduto nel corso del convegno ‘Riciclo: una sfida di valore’ svoltosi il 23 luglio alla Camera, in cui è intervenuto il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani, segretario della Commissione Ambiente (qui a 2 ore e 12 minuti l’intervento).

A proposito del nuovo Regolamento imballaggi dell’Unione europea, in vigore da febbraio 2025 ma che si applicherà interamente da agosto 2026, Milani ha detto: “Il nuovo regolamento dice che al 2029, cioè fra 4 anni, dovremo raccogliere e riciclare il 90% delle bottiglie immesse in commercio, che per la plastica è un numero enorme. Allora io credo che implementare ai fini del riciclo un sistema di DRS, cioè di deposito cauzionale sulle bottigliette, che già esiste in altri paesi d’Europa, è una cosa sulla quale dobbiamo riflettere seriamente“.

È la prima volta che un esponente del governo Meloni si esprime in questi termini sul deposito cauzionale, misura che fino ad oggi è stata sostenuta a livello politico soprattutto dal Movimento 5 Stelle, in particolare dal vicepresidente della Camera Sergio Costa.

“Se vogliamo raggiungere quell’obiettivo di riciclo, è necessario prendersi una responsabilità politica di gravare con un deposito cauzionale questo oggetto” ha proseguito Milani nel suo intervento, sempre in riferimento alle bottiglie in plastica. “Lo porto come esempio per dire che sicuramente c’è una consapevolezza di quanto s’è fatto (in generale in Italia su raccolta differenziata e riciclo, ndr) ma in realtà c’è ancora molto da fare e le sfide che l’Unione Europea si sta dando sono sfide importanti”.

Secondo uno studio realizzato a novembre 2023 dalla campagna “A Buon Rendere – per un Deposito Cauzionale in Italia”, che unisce la gran parte delle ONG, diverse Amministrazioni Locali, ed un numero crescente di operatori del settore, oltre l’80% degli italiani desidera l’introduzione anche in Italia di un sistema di deposito cauzionale, che copra tutti i contenitori monouso per bevande. La maggioranza (83,1%) considera il DRS un sistema utile al paese per raggiungere gli obiettivi Ue sugli imballaggi e addirittura l’85,9% ritiene giusto che l’Italia rispetti obiettivi tanto ambiziosi quanto quelli chiesti dalla direttiva Europea sulle plastiche monouso, che impone agli Stati membri di arrivare entro il 2029 al 90% di raccolta di bottiglie per bevande in plastica. Proprio come ricordato dallo stesso Milani.

Con la partenza del sistema di deposito cauzionale in Austria il 1° gennaio 2025, sono ormai 17 i Paesi Europei che danno adottato il sistema. Ad ottobre si aggiungerà la Polonia e nel prossimo biennio (2026-2027) seguiranno altri paesi tra cui il Regno Unito, la Spagna, il Portogallo e la Grecia. 

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