Greenpeace su Regolamento imballaggi: “Proposta sui binari giusti”

Bene la riduzione del consumo di plastica riducendo il packaging superfluo, favorendo riuso e ricarica ed evitando il monouso. Affondo all’Italia: l'approccio ideologico di governo e industria costa ogni anno ai contribuenti 760 milioni

Greenpeace imballaggi
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Primi commenti a caldo sul nuovo Regolamento dell’Unione europea sugli imballaggi presentato dalla Commissione Europea. Primo feedback positivo da parte di Greenpeace con una serie di tweet sulla la proposta che verrà ora esaminato dal Parlamento e dal Consiglio europei nell’ambito della procedura legislativa ordinaria, in cui si sottolinea che il documento si posiziona sui binari giusti.

“Il riciclo non basta, ma bisogna ridurre il consumo di plastica per fermare l’inquinamento, eliminando packaging superfluo, favorendo riuso e ricarica ed evitando il monouso. La Commissione Europea propone obiettivi di riutilizzo per il packaging. Si tratta di un passo importante, ma è necessario essere molto più ambiziosi, ad esempio su bottiglie di plastica. Bene l’obbligo del deposito su cauzione entro il 2029 su cui l’Italia è in clamoroso ritardo”.

E sulla situazione in Italia, Greenpeace non lascia spazio a mezze misure.

In Italia l’approccio ideologico di governo e industria costa ogni anno ai contribuenti 760 milioni, a causa della plastictax europea. Va invece seguita la comunità scientifica, per portare il Paese verso un futuro più sostenibile e meno inquinante”.

In ogni caso, il documento è solo il primo passo in un percorso più ampio. “Nei prossimi mesi chiederemo impegni ancora più ambiziosi, ma queste misure daranno già un enorme contributo a ridurre i consumi idrici e le emissioni di gas serra. Creando entro il 2030 600mila nuovi posti di lavoro nel riuso e un risparmio di 100€ annui a testa”.