I sindaci del coordinamento Anci: ridurre i passaggi burocratici nel Pnrr

I sindaci metropolitani rilanciano le proposte illustrate nell’assemblea nazionale Anci di Parma e in particolare, con riferimento al PNRR, la richiesta da parte dei Comuni di ridurre al minimo i passaggi formali e burocratici dell’iter del Piano

Martedì 16 novembre 2021 si è riunito il coordinamento delle città metropolitane presieduto dai sindaci Antonio Decaro, presidente dell’ANCI e Dario Nardella, coordinatore delle città metropolitane per l’ANCI. I sindaci metropolitani hanno deciso di rilanciare le proposte illustrate nell’assemblea nazionale Anci di Parma e in particolare, con riferimento al PNRR, la richiesta da parte dei Comuni di ridurre al minimo i passaggi formali e burocratici dell’iter del Piano.
Si tratta di aspetti procedurali indispensabili a realizzare il Piano stesso, cui si aggiungono richieste relative a ulteriori semplificazioni e allo sblocco del 100 per cento del turn over anche per il personale dipendente delle città metropolitane. Su quest’ultimo aspetto viene valutato positivamente l’annuncio fatto dal ministro Brunetta.
I sindaci delle Città metropolitane richiamano l’attenzione del governo sulle modalità di attuazione delle opere e sulla necessità di strumenti innovativi di supporto alle grandi città nella gestione di un numero mai visto prima di cantieri concentrati in pochi anni.
E’ necessario razionalizzare le procedure di assunzione straordinaria del personale a tempo determinato per le opere finanziate dal PNRR, e omogeneizzare il più possibile le procedure straordinarie con quelle ordinarie, per evitare all’interno dei Comuni il caos amministrativo e gestionale.
Sugli aspetti più politici e istituzionali, i sindaci metropolitani rilanciano le proposte dell’Anci di riformare le norme sulla ineleggibilità e sul limite del mandato dei sindaci, e quelle sulle responsabilità in materia di abuso d’ufficio per gli amministratori locali.
In particolare, i sindaci delle Città metropolitane sottolineano che la figura del sindaco, nonostante la forte esposizione pubblica, è l’unica tra tutte le cariche politiche a subire il limite dell’incandidabilità al parlamento e ad avere un tetto al numero dei mandati: una disparità di trattamento che appare illogica e perfino incostituzionale e contribuisce a indebolire l’immagine e il ruolo del sindaco in una fase di grandi e anzi accentuate responsabilità al servizio delle proprie comunità.
Al fine di confrontarsi su questi temi, i sindaci metropolitani chiederanno un incontro al Presidente del consiglio Mario Draghi, avendone fin qui sempre apprezzato la concreta disponibilità alla collaborazione, confermata nel suo recente intervento all’assemblea dell’Anci di Parma.