Londra diventa la più grande ‘Zona 30’ d’Europa

Dal 2024 il 52% delle strade londinesi avrà un limite di velocità di 20 mph (circa 30 km/h). L’obiettivo è quello di ridurre i morti e i feriti gravi sulle strade della capitale come dimostrano i dati (-25%) delle sperimentazioni già avviate

Londra zona 30

Entro fine anno Londra avrà nella metà delle sue strade un limite di velocità di 20 mph (circa 30 km/h). Per dirla all’italiana dal prossimo anno il centro di Londra sarà una grande Zona 30, anzi sarà la più ampia Zona 30 d’Europa (e forse del mondo).

La notizia è arrivata in po’ in sordina quando l’11 settembre Tranport For London (Tfl) ha annunciato che entro l’anno altri 65 km di strade saranno oggetto di una riduzione della velocità dagli attuali 30 a 20mph. Ad essere interessati a questa ulteriore trasformazione saranno le zone del Royal Borough di Greenwich, Kensington e Chelsea, e ancora Lewisham, Southwark, Wandsworth, Merton, Bromley e Lambeth.

Questa nuova accelerazione di TfL è il risultato della strategia Vision Zero del Sindaco Kahn per ridurre sia il numero di morti e feriti sulle strade londinesi (circa 1000 all’anno) e di consentire più spostamenti a piedi e in bicicletta all’interno della capitale.

I dati

I dati raccolti dal 1° maggio 2020 al 30 giugno 2022 (rispetto a un periodo simile stagionale prima dell’implementazione e introduzione di limiti di velocità più bassi) mostrano che il numero di incidenti è diminuito del 25% (da 405 a 304) e che il numero morti o lesioni gravi è sceso del 24% (da 94 a 71). Inoltre la diminuzione del 10% degli incidenti con morti o feriti gravi sulle strade all’interno dell’area della Congestion Charge londinese (simile all’italiana ZTL) dimostra che la riduzione della velocità porta a maggiori benefici rispetto alle strade in cui la velocità non è stata ridotta.

La strategia comunicativa

Circa la metà degli incidenti mortali avvenuti nel 2022 in tutta Londra (48 su 99) hanno riportato la velocità come fattore determinante. Di conseguenza la campagna messa in campo da Tfl mira a sfidare ‘la velocità’ come norma di guida socialmente accettata riformulando la percezione dei conducenti di ciò che veramente conta, ovvero la sicurezza stradale. L’obiettivo è motivare tutti i conducenti a modificare i propri comportamenti, mostrando loro che guidare anche leggermente oltre il limite di velocità può avere conseguenze devastanti, in particolare su coloro che camminano, vanno in bicicletta o vanno in moto. La campagna è stata lanciata su radio e manifesti, con un nuovo spot televisivo che verrà lanciato a ottobre in vista della Settimana della sicurezza stradale (19-25 novembre), dove il tema di quest’anno è proprio la velocità.

L’introduzione dei più bassi limiti di velocità sarà supportata da l’installazione di autovelox (non come in Italia dove ci sono solo i cartelli, nda) e una nuova segnaletica orizzontale, mentre TfL sta lavorando a stretto contatto con il servizio di polizia metropolitana per garantire che i conducenti comprendano e rispettino i nuovi limiti di velocità. Verranno inoltre posizionati striscioni attaccati ai lampioni nelle nuove aree di 20 miglia all’ora per aumentare la consapevolezza dei conducenti sul nuovo limite di velocità. Dopo l’implementazione TfL prevede di effettuare un monitoraggio per determinare se sono necessarie ulteriori misure per ridurre ulteriormente la velocità dei veicoli.

Le reazioni

“Abbassare la velocità – per Will Norman, Walking and Cycling Commissioner della città di Londraè una delle cose più importanti che possiamo fare per ridurre il pericolo stradale e costituisce una parte fondamentale dell’obiettivo Vision Zero del sindaco di eliminare morti e feriti gravi dalla rete di trasporti di Londra. I dati TfL mostrano che i limiti di velocità di 20 miglia all’ora stanno riducendo il numero di incidenti sulle strade di Londra, motivo per cui sono lieto che il programma 20mph sia stato ampliato, contribuendo a rendere una vasta area del sud di Londra più sicura e più attraente per la vita e il lavoro delle persone. Ogni morte o infortunio grave nelle nostre strade è devastante, portando dolore e tragedia a tutte le persone coinvolte, quindi continueremo a lavorare con TfL, la polizia metropolitana e i distretti di Londra per rendere più facile e sicuro per le persone camminare, andare in bicicletta e utilizzare i trasporti pubblici, creando una Londra più sicura e più verde per tutti. “

Dello stesso avviso è Lilli Matson, Responsabile principale della sicurezza, della salute e dell’ambiente di TfL, che ha dichiarato: “Siamo determinati a eliminare morti e feriti gravi dalle strade di Londra in linea con il nostro obiettivo Vision Zero. La velocità continua a essere un fattore in quasi la metà delle collisioni mortali a Londra e nel resto del mondo. Le conseguenze devastanti per le famiglie, gli amici e le comunità colpite da queste vittime sono immense. Ci impegniamo a eliminare le velocità non sicure in tutta Londra e la nostra nuova campagna mira a sfidare la percezione degli automobilisti di ciò che conta come eccesso di velocità, come anche guidare leggermente oltre il limite di velocità. può avere ancora conseguenze tragiche. Questi nuovi limiti di velocità di 20 miglia orarie non solo salveranno vite umane, ma renderanno più facile e sicuro per le persone camminare, andare in bicicletta e utilizzare i trasporti pubblici, creando una Londra più sicura e più verde per tutti.”

Ovviamente si registrano anche commenti negativi come quello di Nicholas Bennet (membro del gabinetto dei trasporti di Bromley e noto critico delle politiche sulla mobilità introdotte da Sadiq Khan) che vede la riduzione del limite di velocità come elemento che aumenterà i tempi di percorrenza dei viaggi in automobile. Un punto di vista che la stessa Tfl ha respinto attraverso i dati della velocità media diffusi dal Dipartimento dei trasporti che dimostrano come nelle strade londinesi la velocità è di 14,4 mph (circa 23 km/h), quindi “è improbabile” che ridurre il limite da 30 a 20 influenzi la durata media degli spostamenti, ma ammette che nei periodi non di punta, compresi quelli notturni, potrebbe esserci un “leggero aumento” dei tempi di viaggio considerando il fatto che quando la strada è sgombra l’automobilista di solito supera i limiti di velocità.

Critiche arrivano da Susan Hall, la candidata sindaco dei Tory, che ha promesso di eliminare i limiti di 20 miglia orarie sulle strade gestite da TfL come Finchley Road se verrà eletta il prossimo maggio, anche se li manterrà nelle aree residenziali e vicino a scuole e ospedali: “Mentre Sadiq Khan interferisce con le nostre strade e rallenta percorsi vitali come Finchley Road, non riesce a dare risultati ai londinesi sulle questioni fondamentali che contano per loro: rendere le nostre strade più sicure e mettere più soldi nelle tasche delle persone”.

Insomma la politica inglese o meglio i politici, come del resto in Italia, invece di sostenere le politiche volte a migliorare la vita dei cittadini e ragionare su quali siano le soluzioni più efficaci la buttano in caciara o in una perenne campagna elettorale. Come a Milano quando esponenti e “fratelli” del partito oggi al Governo martellavano le piste ciclabili ignorando che la sicurezza degli utenti deboli sulle strade milanesi (ma non solo) è una vera emergenza come purtroppo dimostrano i recenti fatti di cronaca.