Milano, migliora la qualità dell’aria, stop alle misure antismog

Lunedì 5 febbraio, le centraline dell'Arpa hanno registrato per il secondo giorno consecutivo medie provinciali di Pm10 inferiori al limite nelle province di Milano e Monza e, come previsto dalle norme in vigore, verranno quindi disattivate le misure temporanee per la qualità dell'aria in queste province. Restano invece attive le misure primo livello nelle province di Lecco e Mantova e di secondo livello nelle province di Brescia, Bergamo e Cremona

Milano misure antismog

L’aria di Milano è tornata a essere sostanzialmente pulita, con livelli di polveri sottili ben al di sotto dei limiti di legge. Lunedì 5 febbraio, la media di Pm10 registrata in città è stata di 38.8 µg/m³, contro un limite di 50 µg/m³.

Si tratta del secondo giorno consecutivo con valori sotto la soglia di legge, un risultato che porta alla disattivazione delle misure temporanee per la qualità dell’aria, in vigore dal 30 gennaio. La disattivazione avverrà da domani, mercoledì 7 febbraio, come previsto dalle normative. La notizia è stata resa nota da Regione Lombardia.

Nei prossimi giorni, è atteso un ulteriore miglioramento, poiché i livelli di Pm10 si dovrebbero abbasseranno grazie alle abbondanti precipitazioni che sono previste. L’anticiclone che ha dominato negli ultimi giorni su gran parte dell’Italia sta perdendo la sua forza, permettendo l’ingresso di aria umida che porterà a piogge, soprattutto nelle giornate di giovedì e venerdì.

Restano invece attive le misure di primo livello, che prevedono il blocco della circolazione tutti i giorni dalle 7,30 alle 19,30 di tutti i veicoli Euro 0 e 1 e dei diesel Euro 3 e 4, nelle province di Lecco e Mantova e di secondo livello nelle province di Brescia, Bergamo e Cremona.

Cosa prevedono le misure di I° Livello

  • Divieto di combustioni (in tutti i Comuni delle province coinvolte) e di accensione di fuochi all’aperto;
  • Traffico: nei Comuni con più di 30.000 abitanti delle province coinvolte è prevista la limitazione alla circolazione tutti i giorni nella fascia 7.30-19.30 per tutti i veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi alimentazione e per i veicoli Euro 2, 3 e 4 a gasolio. Rispetto a quelle previste dalle misure permanenti, le limitazioni si applicano anche nelle giornate di sabato e di domenica. E coinvolgono anche i veicoli Euro 4 diesel commerciali anche se con FAP e gli Euro 0 e 1 a GPL e metano. Gli autoveicoli che hanno aderito a MoVe-In sono soggetti alle limitazioni temporanee della circolazione come gli altri veicoli inquinanti, fino alla disattivazione delle stesse.
  • Riscaldamento: in tutti i Comuni della provincia delle province coinvolte è vietato:
  1. a) tenere temperature superiore a 19°C nelle abitazioni e negli esercizi commerciali
  2. b) utilizzare generatori a legna per riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) di classe emissiva fino a 3 STELLE compresa (I° livello);
  • Agricoltura: in tutti i Comuni della provincia delle province coinvolte è vietato spandere gli effluenti di allevamento, delle acque reflue, dei digestati, dei fertilizzanti e dei fanghi di depurazione, salvo iniezione e interramento immediato.

Le misure di II° Livello

Queste limitazioni prevedono l’applicazione di tutte le limitazioni di I° Livello con l’aggiunta del divieto di utilizzo di generatori a legna per riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) di classe emissiva fino a 4 STELLE compresa.

Intanto il Codacons ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto presso la Procura di Milano, richiedendo che la magistratura avvii un’indagine per “disastro ambientale” in relazione alla situazione di inquinamento atmosferico. L’associazione dei consumatori afferma che la qualità dell’aria a Milano rimane estremamente preoccupante, con dati recenti che indicano concentrazioni di PM10 e NO2 superiori ai limiti di legge stabiliti per sicurezza dall’Unione Europea.

L’associazione riconosce l’influenza del meteo sulla situazione attuale, ma sottolinea che, se non si adottano scelte anche impopolari, le persone continueranno a rischiare la vita a causa dell’esposizione a un’aria nociva. Il Codacons esprime la preoccupazione che, nonostante le evidenze della gravità della situazione, potrebbero essere necessarie azioni più coraggiose per affrontare il problema. L’associazione conclude con una domanda provocatoria, chiedendo quanti ancora debbano perdere la vita prima che vengano adottate misure efficaci per migliorare la qualità dell’aria.