Milano, Granelli: “Nel 2020 seimila incidenti d’auto e 273 in monopattino, no a falsi miti”

L'assessore alla Mobilità ha partecipato a un'audizione in Regione Lombardia sulla micromobilità elettrica: "I monopattini elettrici sono uno strumento utile alla mobilità urbana perché, come le bici, decongestionano il traffico. Nel 2020 a Milano ci sono stati 6.041 incidenti d'auto, dei quali 4.451 con feriti, gli incidenti in bicicletta scendono a 961, per i monopattini arriviamo a 273"

Giovedì 25 marzo l’assessore alla Mobilità del comune di Milano, Marco Granelli, ha partecipato a un’audizione in Regione Lombardia sulla micromobilità elettrica. È stata l’occasione per fare il punto sull’utilizzo dei monopattini in città.

Granelli si è soffermato sul tema della sicurezza in strada e della certezza delle regole: “A noi interessa la sicurezza stradale per tutti. A Milano, su viale Monza si contava un incidente ogni tre giorni, più di 150 all’anno e per 2/3 avevano per vittime pedoni e ciclisti. Questa è la vera emergenza. Per questo servono regole, strade e percorsi sicuri e attenzione da parte di tutti. I monopattini elettrici sono uno strumento utile alla mobilità urbana perché, come le biciclette, evitano la congestione del traffico. Per quanto riguarda gli incidenti l’approccio utile deve essere oggettivo. Nel corso del 2020 a Milano ci sono stati 6.041 incidenti d’auto, dei quali 4.451 con feriti; in moto gli incidenti sono stati 1.956, dei quali 1.709 con feriti; gli incidenti in bicicletta scendono a 961, dei quali 884 con feriti; per i monopattini arriviamo a 273, dei quali 249 con feriti”.

“Già nel corso del 2019 – prosegue Granelli – i monopattini sono stati equiparati dal legislatore alle biciclette, quindi rispondono alle regole certe del Codice della Strada. Il fattore velocità è per noi sempre più dirimente, in auto, in bici e anche in monopattino. Per questo, come Anci, abbiamo chiesto ulteriore rigore e di abbassare la velocità da 25 a 20 km/h per questa tipologia di veicoli. Infine, per quanto riguarda la sperimentazione dello sharing in corso a Milano, abbiamo deciso di essere ancora più severi con limitazioni più stringenti sulla sosta, sul meccanismo che limita la velocità a 25 km/h, sul divieto di utilizzo in alcune strade, per esempio con i binari del tram, sull’obbligatorietà del casco fra i 14 e i 18 anni e anche sulla informazione agli utenti delle regole di ingaggio. E per questo abbiamo bloccato la sperimentazione di alcuni operatori che non erano in regola”.