Nel 2024 la raccolta differenziata dei rifiuti in Emilia-Romagna ha raggiunto il 79%, registrando un incremento dell’1,8% rispetto all’anno precedente. Il dato si colloca pienamente all’interno delle previsioni indicate nel Piano regionale di gestione dei rifiuti e delle bonifiche 2022–2027, confermando la progressione costante del sistema di gestione ambientale.
La fotografia della situazione è stata fornita attraverso i dati ufficiali pubblicati dalla Regione, che mostrano come il 50,6% dei Comuni emiliano-romagnoli abbia già raggiunto o superato l’obiettivo dell’80%, mentre il 10,9% ha oltrepassato la soglia del 90%. I risultati ottenuti sono il frutto di una regolazione capillare e di un’organizzazione affidata sempre più a soggetti selezionati attraverso gare con obiettivi ambientali precisi.
Province e capoluoghi: risultati disomogenei ma in linea con il Piano
Le province che nel 2024 hanno superato l’84% di raccolta differenziata sono Reggio Emilia con l’84,4%, Modena con l’84,2% e Forlì-Cesena con l’83,2%. Seguono Ravenna con l’80,7%, Parma con il 79,8%, Ferrara con il 76,9%, Bologna con il 75,1%, Piacenza con il 74,2% e Rimini con il 69,2%. Le differenze sono riconducibili a scelte amministrative locali, investimenti realizzati e assetto dei servizi affidati.
Tra i Comuni capoluogo, Ferrara raggiunge la quota più elevata con l’88,3%, seguita da Cesena all’85,8%, Reggio Emilia all’84,5%, Forlì all’82%, Parma all’81,1% e Ravenna al 79,5%. Modena registra il 78,9%, Bologna il 72,8%, Piacenza il 72% e Rimini il 66,8%. Quest’ultima sconta il ritardo nella procedura di affidamento del servizio, che ha limitato la possibilità di avviare nuovi investimenti mirati.
Aumentano i Comuni oltre le soglie dell’80% e del 90%
I Comuni che nel 2024 hanno raggiunto o superato l’80% di raccolta differenziata sono 167 su 330, pari al 50,6% del totale regionale. Di questi, 36 Comuni, corrispondenti al 10,9%, hanno già superato la soglia del 90%. L’aumento di queste percentuali è indicativo dell’efficacia del sistema integrato di raccolta e della diffusione crescente di modelli organizzativi coerenti con il Piano regionale.
Organico e carta restano le frazioni più raccolte
L’analisi delle singole frazioni evidenzia che l’organico si conferma il rifiuto maggiormente raccolto in modalità differenziata, con una quota del 37,4%. Seguono la carta al 18,9%, il vetro all’8,6%, il legno all’8,4%, la plastica all’8% e i rifiuti ingombranti al 4,4%. Questi numeri indicano una struttura di raccolta orientata soprattutto al recupero di frazioni compostabili e cellulosiche, in linea con gli obiettivi europei sull’economia circolare.
Pianura, costa e montagna: i Comuni e gli obiettivi per area
Nell’area dei capoluoghi e dei Comuni costieri, 12 amministrazioni su 23 hanno già raggiunto nel 2024 la soglia del 79% prevista dal Piano per il 2025. Nei territori di pianura, 94 Comuni su 180 hanno superato il target dell’84%, mentre nelle aree montane circa la metà dei Comuni (61 su 127) ha centrato l’obiettivo del 67%. I risultati sono il frutto di strategie differenziate, coerenti con le caratteristiche logistiche e demografiche dei singoli ambiti territoriali.
Affidamenti completati nel 63% dei bacini provinciali
La copertura contrattuale del servizio di raccolta ha riguardato, al 2024, 12 bacini gestionali su 19, con affidamenti assegnati a operatori qualificati tramite procedure pubbliche. I contratti prevedono obiettivi ambientali vincolanti, in linea con il PRRB 2022–2027. La definizione di questi affidamenti ha rappresentato un passaggio chiave per garantire omogeneità di servizio e continuità negli investimenti.