Raccolta differenziata, la Sardegna si conferma la seconda miglior Regione d’Italia (dati 2021)

Con il 74.9% di differenziata l'isola si posiziona alle spalle del Veneto, secondo i dati 2021 validati dall’Arpas: 79,07% per la Provincia di Nuoro; 78,03% per quella di Oristano; 77,80% per il Sud Sardegna; 73,83% per la Città metropolitana di Cagliari; 71,19% per la Provincia di Sassari. Sono 120 i Comuni che hanno superato l’obiettivo dell’80% di raccolta differenziata, 150 quelli tra il 75% e l’80% e 80 quelli tra il 70% e il 75%

“La Sardegna ha consolidato i risultati ottenuti finora nella gestione dei rifiuti urbani e si conferma, come negli anni passati, al secondo posto tra le Regioni italiane, dopo il Veneto, per la raccolta differenziata con il 74.9%. Un risultato frutto del continuo impegno dei cittadini e delle Amministrazioni comunali, che hanno contribuito a migliorare il servizio di raccolta e a renderlo sempre più efficace ed efficiente”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, durante la presentazione dei risultati della Raccolta differenziata 2021, validati dall’Arpas: 79,07% per la Provincia di Nuoro; 78,03% per quella di Oristano; 77,80% per il Sud Sardegna; 73,83% per la Città metropolitana di Cagliari; 71,19% per la Provincia di Sassari. Sono 120 i Comuni che hanno superato l’obiettivo dell’80% di raccolta differenziata, 150 quelli tra il 75% e l’80% e 80 quelli tra il 70% e il 75%

Aggiunge Porcu: “Per raggiungere migliori risultati in termini di benefici ambientali, ottimizzando l’aspetto economico e l’accettabilità sociale, è necessario un approccio integrato che, partendo da una visione complessiva, ipotizzi l’utilizzo di differenti metodi di raccolta e trattamento, anche con l’implementazione di sistemi informatici di controllo. Si devono approntare nuovi sistemi di gestione dei rifiuti, orientati verso un continuo miglioramento per aumentare la qualità e il rendimento del processo. Tra le novità, il completamento della transizione verso efficaci sistemi di raccolta differenziata; la promozione di filiere di riciclo; la promozione della collaborazione con enti di ricerca per realizzare filiere di riciclo innovative e sperimentali per categorie specifiche di rifiuto; l’efficientamento, l’ammodernamento e il completamento dell’infrastrutturazione impiantistica del territorio regionale; lo sviluppo di politiche integrate di controllo del territorio contro l’abbandono e la dispersione dei rifiuti”.