Regione Lazio, approvate le linee guida per la realizzazione dei centri del riuso

I Comuni del Lazio hanno ora delle linee guida per la realizzazione e la gestione dei centri, con un inquadramento normativo e regolamentare in ambito regionale, nazionale ed europeo. La delibera prevede inoltre iniziative di finanziamento e operazioni sull'utilizzo e il potenziamento di tali strutture ad hoc per il ritiro e il riutilizzo dei materiali, monitorando i potenziali esiti e promuovendo sinergie tra i vari centri

La Giunta della Regione Lazio ha approvato la delibera sulle “Linee guida ai Comuni per la realizzazione e gestione dei centri del riuso”, proposta dell’assessore Massimiliano Valeriani e di concerto con l’assessora Roberta Lombardi. Con il provvedimento viene fornito un un inquadramento normativo e regolamentare in ambito regionale, nazionale ed europeo. La delibera prevede inoltre iniziative di finanziamento e operazioni sull’utilizzo e il potenziamento di tali strutture ad hoc per il ritiro e il riutilizzo dei materiali, monitorando i potenziali esiti e promuovendo sinergie tra i vari centri.

“Questa disposizione sostiene gli altri obiettivi fissati nel Piano regionale dei rifiuti e promuove contributi concreti allo sviluppo dell’economia circolare – afferma Massimiliano Valeriani, assessore al ciclo dei rifiuti nel Lazio – Il centro del riuso, infatti, è rispettoso dell’ambiente. Rappresenta una tappa importante nel processo di recupero, riciclaggio e riutilizzo dei materiali con l’obiettivo di facilitare la costruzione di una filiera industriale attenta. Gli attuali sistemi e tecnologie hanno un obiettivo di ‘smaltimento dei rifiuti’. Sebbene non ancora raggiunto, la maggior parte dei materiali può essere riciclata, limitando notevolmente l’uso dei sistemi di servizio e riducendo ogni forma di impatto ambientale”.

“Il rafforzamento delle regole e degli strumenti volti a supportare l’economia circolare e gli impianti connessi come i centri del riuso è corretto non solo per l’Europa, ma per il Lazio e per il sistema nazionale nel suo insieme – aggiunge Roberta Lombardi, assessora regionale alle Transizioni Ecologiche e Digitale Trasformazioni -. I dati mostrano che il 22% dell’Italia è il numero uno nell’Ue in termini di utilizzo della circolazione dei materiali, raggiungendo almeno il 30% entro il 2030 e riducendo la produzione di rifiuti, secondo lo scopo del PNRR. Questo per garantire che vi sia la necessità, quindi, di una gestione sostenibile del ambiente, salute e risorse naturali, e per la tutela delle imprese e dei lavoratori che soffrono la crisi legata a materiali costosi e difficoltà di approvvigionamento. Siamo sulla strada della vittoria”.