Emilia Romagna, report rifiuti 2021: raccolta differenziata al 72,5%

Pubblicato il report 2021: la produzione complessiva 2020 è diminuita del 3,4% pro-capite rispetto al 2019, mentre la raccolta differenziata ha raggiunto la percentuale del 72,5%, confermando il trend positivo degli ultimi anni: un risultato assai rilevante se confrontato con la media nazionale, che si attesta al 63,04%

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L’Emilia Romagna nel 2020 ha raggiunto quota 72,5% di raccolta differenziata, a fronte del 63% della media nazionale. È questo il dato più significativo del report 2021 “La gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna”, elaborato dalla Regione in collaborazione con Arpae, per offrire ai cittadini, agli amministratori e agli operatori il quadro della gestione rifiuti e consentire di verificarne i risultati valutandone i punti di forza e di debolezza.

Per quanto riguarda i rifiuti urbani, a fronte di una produzione 2020 complessivamente in diminuzione (-3,4% pro-capite) sul dato 2019, la raccolta differenziata ha raggiunto la percentuale del 72,5%, confermando il trend positivo degli ultimi anni: un risultato assai rilevante se confrontato con la media nazionale, che si attesta al 63,04%.

A ridursi ulteriormente è anche il conferimento in discarica che risulta essere al 0,5%, ancora in calo rispetto agli anni precedenti e ampiamente al di sotto della soglia del 10% prevista come obiettivo al 2035 nel nuovo pacchetto europeo sull’economia circolare.

Nel 2019, in Emilia-Romagna sono stati prodotti complessivamente 14.275.246 tonnellate di rifiuti speciali: di questi 5.864.969 tonnellate (dato stimato dalla gestione) risultano essere rifiuti da costruzione e demolizione (C&D) e la forma di gestione prevalente degli speciali rimane il recupero di materia che, anche nel 2019, ha riguardato il 72% del totale gestito.

Il trend positivo della raccolta differenziata dei rifiuti urbani è un fattore essenziale per andare verso una nuova concezione del rifiuto non più visto come scarto, ma piuttosto come una risorsa. L’aumento delle frazioni differenziate, che possono essere conferite in impianti di recupero, favorisce infatti la massima valorizzazione sia in termini economici che ambientali dei rifiuti urbani, in coerenza col principio di economia circolare che la Regione ha preso come proprio riferimento e che sta promuovendo attraverso importanti strumenti normativi e di pianificazione.

Con il nuovo Piano di Gestione dei Rifiuti, adottato nel dicembre 2021 e che dovrebbe essere approvato entro l’estate, sono stati posti nuovi obiettivi importanti e sfidanti non solo in termini di gestione rifiuti ma anche e soprattutto nell’ottica della prevenzione, in linea con la gerarchia dei rifiuti, introdotta dalle normative europee e recepita da quelle nazionali, e all’interno delle cornici di riferimento rappresentate dal Patto per il Lavoro e per il Clima siglato a livello regionale e dalla Strategia Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile della Regione Emilia-Romagna.

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