Prosegue la pubblicazione delle richieste di integrazione documentale nell’ambito del Paur per l’inceneritore di Roma, da parte delle associazioni della Rete Tutela Roma Sud. Si tratta delle richieste mosse da diversi Comuni dell’area e che ancora non hanno ricevuto risposta dalla Capitale.
La critica principale – si legge – sui trasporti riguarda l’approssimazione, la superficialità (appena 2 pagine) e la mancanza del fantomatico progetto del trasporto su ferro.
La valutazione – prosegue la Rete – si è limitata a stimare il traffico dei soli mezzi pesanti, peraltro in modo sottodimensionato, e a confrontare in modo errato la capacità teorica di una sola arteria stradale (la SP3 Ardeatina) con il numero medio di transiti orari previsti. Non sono stati presi in considerazione elementi critici come rotatorie, intersezioni e restringimenti di carreggiata, né il contesto viario più ampio.
Le richieste – si elenca – mirano a ottenere un quadro completo e realistico dell’impatto sulla viabilità, articolandosi in diversi punti chiave:
- Dettagli sui flussi di traffico: si chiede di chiarire come sono stati calcolati i 180 mezzi pesanti al giorno in fase di cantiere e i 100 mezzi pesanti al giorno per il trasporto rifiuti in fase di esercizio. È necessario specificare il tonnellaggio medio per trasporto e se i numeri si riferiscono a singoli accessi o a transiti di andata e ritorno. Si richiedono inoltre dati su tutti gli altri veicoli (personale, visitatori, ecc.) diretti all’impianto, con quantità e distribuzione oraria.
- Mappatura dei percorsi e delle origini: È fondamentale identificare le direttrici di traffico che saranno utilizzate per raggiungere l’impianto. Per farlo, si richiede la compilazione di matrici Origine/Destinazione (O/D) basate sui dati AMA, che indichino le aree di raccolta dei rifiuti, le stazioni di trasferenza (attuali e future) e i luoghi di origine e destinazione di additivi e residui.
- Analisi dello stato attuale della viabilità: Viene richiesta un’analisi dei livelli di servizio (LdS) attuali sulle strade interessate. Particolare attenzione è richiesta per il tratto del Grande Raccordo Anulare (GRA) tra le uscite 19 e 30, che già oggi presenta condizioni prossime alla saturazione in diverse ore della giornata. Se non esistono banche dati, si dovranno condurre rilevazioni dirette del traffico.
- Valutazione del contesto territoriale e strategico: La valutazione attuale ignora del tutto l’incremento di traffico futuro dovuto al completamento di nuove aree residenziali nel quadrante EUR – Vallerano – Tor Pagnotta. Allo stesso modo, non considera le esigenze strategiche dei mezzi della Difesa diretti a poli importanti come la Cecchignola e Pratica di Mare.
- Impatto cumulativo con altri impianti: Si chiede di valutare il traffico indotto da discariche di servizio e altri impianti per il trattamento rifiuti già presenti o di futura realizzazione nello stesso quadrante geografico.
- Scenari futuri e misure di mitigazione: È necessario produrre scenari di traffico attendibili per le fasi di costruzione, esercizio e dismissione** dell’impianto, identificando le criticità e i futuri livelli di servizio. Di conseguenza, devono essere proposte misure di mitigazione concrete (limitazioni di orari, percorsi, tonnellaggio) corredate da protocolli d’intesa con AMA e altri soggetti coinvolti.
- Si richiede una valutazione dei costi infrastrutturali e ambientali derivanti dall’aumento del traffico e l’acquisizione dei pareri formali degli enti competenti come ANAS, ASTRAL, RFI e il Ministero della Difesa.
- Infine, se il progetto di trasporto su ferro è un’opzione reale, dovrà essere presentata analoga documentazione dettagliata.