Rifiuti Covid in Toscana: via i sacchetti rossi per i contagiati, si butta tutto nell’indifferenziato

Nei sacchi rossi fino ad oggi dovevano essere inseriti "i rifiuti provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione, in cui dimorino persone risultate positive al Covid-19", che quindi non venivano "conferiti al normale sistema di raccolta" ma "gestiti tramite l’apposito servizio". Secondo la nuova ordinanza i rifiuti dei contagiati dovranno invece essere "conferiti nell’indifferenziato usando almeno due sacchetti uno dentro l’altro, chiusi bene e abbastanza resistenti, per ridurre il rischio di eventuali rotture"

Cambia la modalità di raccolta dei rifiuti per i cittadini positivi al Covid della Regione Toscana. Con una nuova ordinanza l’ente prescrive lo stop ai sacchetti di colore rosso, dove fino ad oggi dovevano essere inseriti “i rifiuti provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione, in cui dimorino persone risultate positive al Covid-19”, che quindi non venivano “conferiti al normale sistema di raccolta” ma “gestiti tramite l’apposito servizio”. Una regola che Eco dalle Città aveva già ampiamente criticato nella lettera aperta all’Istituto Superiore di Sanità.

Eppure le cose non migliorano molto dal punto di vista della raccolta differenziata, che nella Regione rimane comunque sospesa. Secondo la nuova ordinanza firmata dal Presidente Eugenio Giani infatti, i rifiuti dei contagiati dovranno essere “conferiti nell’indifferenziato usando almeno due sacchetti uno dentro l’altro, chiusi bene e abbastanza resistenti, per ridurre il rischio di eventuali rotture“.

Il nuovo sistema di raccolta è stato presentato martedì 11 gennaio dal presidente Giani, insieme all’assessora all’ambiente, Monia Monni, al presidente di Anci toscana, Matteo Biffoni, e al presidente di Presidente di Confservizi Cispel Toscana, Nicola Perini. “Con l’assessora Monni – ha detto Giani – abbiamo deciso che il doppio sacchetto può aiutare a risolvere un elemento che diventava impossibile da gestire proprio per l’altissimo numero dei contagi e conseguentemente far fronte, in condizioni di emergenza, ad una raccolta dei rifiuti funzionale ed efficiente in grado di togliere i problemi che si venivano a creare nel momento in cui la raccolta Covid era separata”.

“Visto il cambiamento della situazione pandemica, che ha visto un aumento dei casi, – spiega Monni-, in accordo anche con Anci, le autorità d’ambito, Cispel e i gestori, abbiamo lavorato ad una decisa semplificazione del sistema, pur nel pieno rispetto delle indicazioni fornite dall’Istituto Superiore di Sanità e della sicurezza delle operatrici e degli operatori, che sono dotati di presidi di sicurezza in tutto il ciclo di gestione dei rifiuti. Con la nuova ordinanza – aggiunge Monni-  i rifiuti saranno dunque conferiti  nell’indifferenziato ed esposti con le modalità tipiche di ciascun territorio. Il nostro obiettivo è di tornare quanto prima alla raccolta differenziata, fondamentale per supportare la transizione verso un’economia di tipo circolare. In tal senso ci stiamo facendo promotori di questa iniziativa proprio con l’Istituto Superiore di Sanità.”

“Il sistema delle aziende – dice Perini – ha lavorato giorno dopo giorno insieme alla Regione per questa ordinanza, necessaria in un momento difficile della pandemia quale quello che stiamo vivendo, con 45.000 utenze Covid servite solo nell’ultima settimana. Le aziende toscane di gestione del ciclo dei rifiuti, come ogni altro settore, sono state duramente colpite dal contagio – al momento su 5.000 addetti complessivi, circa il 15% risulta in quarantena – ma hanno saputo rispondere all’emergenza mantenendo il servizio di raccolta, garantendo il proprio impegno verso i cittadini e allo stesso tempo la sicurezza dei propri lavoratori”.