Il Parlamento europeo ha approvato la legge che vieta l’esportazione dei rifiuti di plastica verso i Paesi non OCSE

Con la nuova legge, i rifiuti europei di plastica, entro due anni non potranno più essere esportati in Paesi che non appartengono all'OCSE (organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri, paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico ed un'economia di mercato). Oltre a questo, spiega il Parlamento europeo: "All'interno dell'UE, lo scambio di informazioni e dati sulle spedizioni di rifiuti sarà digitalizzato per garantire più trasparenza. Inoltre, i rifiuti di spedizione destinati ad essere smaltiti in un altro paese dell'UE saranno consentiti solo in circostanze eccezionali"

Riciclo plastica e rifiuti organici: la Montello (BG). Balle di plastica. Montello (Bergamo), 8 febbraio 2018. ANSA/MONTELLO

Via libera da Strasburgo alle nuove misure europee di controllo per le spedizioni di rifiuti, tra cui rientra anche il divieto di esportazione di rifiuti in plastica nei Paesi che non rientrano nell’OCSE.

Martedì 27 febbraio il Parlamento Ue, con 587 voti favorevoli, 8 contrari e 33 astensioni, ha infatti approvato l’accordo con il Consiglio sulla norma “che punta a proteggere in maniera più efficiente l’ambiente e la salute umana, contribuendo agli obiettivi dell’economia circolare dell’Ue e dell’inquinamento zero”. Dopo la votazione finale in Aula, il Consiglio dovrà ora approvare formalmente il testo prima della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. L’entrata in vigore è prevista 20 giorni dopo la pubblicazione.

Il Contesto

Come spiega una nota del Parlamento europeo: “La proposta di riforma delle norme dell’UE in materia di spedizioni di rifiuti stabilisce procedure e misure di controllo in funzione dell’origine, della destinazione e del percorso di trasporto dei rifiuti, nonché del tipo di rifiuti e del trattamento che subiranno a destinazione. Nel 2020, le esportazioni di rifiuti dell’UE verso paesi terzi hanno raggiunto 32,7 milioni di tonnellate, pari a circa il 16 % del commercio mondiale di rifiuti. Inoltre, ogni anno tra i Paesi dell’UE vengono spediti circa 67 milioni di tonnellate di rifiuti”. Nell’adottare la presente relazione, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini affinché l’UE migliori le norme ambientali relative alle spedizioni di rifiuti sia all’interno dell’UE che nei paesi terzi e applichi controlli e sanzioni più rigorosi per fermare le esportazioni illegali, come indicato nelle proposte 5,11 e 20, paragrafo 2, delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa”.

Il voto e la nuova legge

“Le norme per l’esportazione di rifiuti dall’UE verso paesi terzi saranno più severe . spiega il Parlamento -. Le esportazioni di rifiuti di plastica verso paesi non appartenenti all’OCSE saranno vietate entro due anni e mezzo dall’entrata in vigore del regolamento, mentre quelle verso i paesi dell’OCSE saranno soggette a condizioni più rigorose”.

All’interno dell’UE, lo scambio di informazioni e dati sulle spedizioni di rifiuti sarà digitalizzato, attraverso un hub elettronico centrale, per migliorare la comunicazione e la trasparenza. I rifiuti di spedizione destinati ad essere smaltiti in un altro paese dell’UE saranno consentiti solo in circostanze eccezionali. La nuova legge istituisce inoltre un gruppo di lavoro per migliorare la cooperazione tra i Paesi dell’UE sulla prevenzione delle spedizioni illegali”, ha concluso il Parlamento europeo.

In merito al voto, la relatrice Pernille Weiss (PPE, DK) ha dichiarato come: “Questa legge offre maggiore certezza ai cittadini europei che i nostri rifiuti saranno gestiti in modo appropriato, indipendentemente da dove saranno spediti. L’UE si assumerà finalmente la responsabilità dei suoi rifiuti di plastica vietandone l’esportazione verso paesi non appartenenti all’OCSE. I rifiuti sono una risorsa quando sono gestiti correttamente, ma non dovrebbero in nressun caso causare danni all’ambiente o alla salute umana.”