Stop al blocco diesel Euro 5 in Piemonte, il governo approva il decreto: tutto rimandato al 2024

Stop al blocco delle auto Euro 5 in 76 comuni del Piemonte e a cascata in tutte le Regioni interessate. Il provvedimento prevede: la revisione e l’aggiornamento dei Piani sulla qualità dell’aria da parte delle Regioni che nel 2017 avevano firmato l’Accordo di Programma, ovvero Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna; nelle more degli esiti di tali valutazioni, le misure di limitazione della circolazione di veicoli di categoria “diesel Euro 5”, possono essere attuate esclusivamente a far data dal 1° ottobre 2024 e in via prioritaria nei comuni superiori ai 30.000 abitanti; facoltà che viene meno e che diventa un obbligo a partire dal 1° ottobre 2025

Stop blocco diesel Euro 5

Stop al blocco delle auto Euro 5 in 76 comuni del Piemonte e a cascata in tutte le Regioni interessate. Giovedì 7 settembre il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Legge che rimanda le limitazioni alla circolazione al 1° ottobre 2024. “L’obiettivo più importante da raggiungere, nel più breve tempo possibile, era quello di scongiurare il blocco dei veicoli Diesel Euro 5 in Piemonte a partire dal 15 di settembre. Ci siamo riusciti ma la soluzione non era semplice e il risultato per nulla scontato”, ha commentato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Il decreto che gli uffici del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica hanno predisposto prevede:

1. La revisione e l’aggiornamento dei Piani sulla qualità dell’aria da parte delle Regioni che nel 2017 avevano firmato l’Accordo di Programma, ovvero Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, al fine di riesaminare i contenuti dei provvedimenti adottati alla luce dei risultati già conseguiti di riduzione delle emissioni inquinanti.

2. Nelle more degli esiti di tali valutazioni, le misure di limitazione della circolazione di veicoli di categoria “diesel Euro 5”, possono essere attuate esclusivamente a far data dal 1° ottobre 2024 e in via prioritaria nei comuni superiori ai 30.000 abitanti, dotati di un’adeguata rete di trasporto pubblico locale e dove ci sono valori inquinanti alti che possono incidere sulla tutela della salute.

3. Facoltà che viene meno e che diventa un obbligo a partire dal 1° ottobre 2025, sempre nei comuni con le caratteristiche appena citate.

“Il Governo – ha aggiunto Fratin – è intervenuto con lo strumento del Decreto anche al fine di scongiurare una crisi sociale ed economica di famiglie e imprese senza tralasciare l’importanza degli impegni assunti con l’Unione europea che primi su tutti vanno incontro anche alla tutela della salute dei cittadini”.