Si è svolta a Roma la settima edizione di Biogas Italy “FarmingPossible”

Organizzato dal CIB (Consorzio Italiano Biogas), l'appuntamento è giunto ormai alla settima edizione e quest'anno il nome scelto è stato "FarmingPossible. Tutta l'energia del biogas". Tema della prima giornata è stato il ruolo strategico del biometano e del biogas per incrementare la decarbonizzazione. Al dibattito è intervenuto anche il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin

credit foto: CIB (Consorzio Italiano Biogas)

Mercoledì 8 marzo e giovedì 9 marzo, presso il Salone delle Fontane a Roma, si è tenuta la settima edizione dell’appuntamento con Biogas Italy. Quest’anno il titolo del convegno è stato “FarmingPossible. Tutta l’energia del biogas” ed ha visto e vedrà alternarsi sul palco agricoltori, imprenditori, associazioni agricole sia italiane che europee, esponenti politici, addetti ai lavori e illustri nomi accademici del mondo industriale.

Al centro della prima giornata c’è stato il tema del ruolo strategico del biometano per il futuro climatico, energetico e sostenibile del Paese, fa sapere il CIB (Consorzio Italiano Biogas), l’aggregazione volontaria che riunisce più di 830 aziende agricole produttrici di biogas e biometano da fonti rinnovabili e più di 211 società industriali che forniscono impianti e tecnologie per la produzione di biogas e biometano.

E proprio il CIB, ha aggiunto che tale ruolo strategico deve avvenire: “a partire dalle risorse messe a sistema dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): circa 2 miliardi di euro per gli investimenti per la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di biometano e la diffusione di pratiche ecologiche che potranno portare entro la fine del 2026 a una produzione aggiuntiva di 2.3 miliardi di metri cubi di biometano, parte di un più ambizioso percorso europeo che dovrà portare l’Ue a produrre 35 miliardi di metri cubi di biometano entro il 2035 per ridurre la dipendenza di gas dall’estero e incentivare la transizione green”.

Secondo il presidente del CIB Piero Gattoni, poi, raggiungere questi obiettivi consentirebbe anche di rafforzare la sicurezza energetica del Paese facendo leva sul percorso di transizione iniziato già da molte aziende agricole. Non a caso, continua il presidente: “la crisi economica accompagnata da un’impennata dei prezzi delle materie prime, accentuata dalla guerra russo-ucraina, ha un peso non trascurabile sul settore primario (…). I tempi stretti del PNRR, però, rischiano di rallentare lo sviluppo della filiera del biometano. Per questo motivo l’Europa e l’Italia non devono dare solo indirizzi ma risposte legislative coerenti con le necessità delle aziende per fare gli investimenti”.

Tra i presenti al convegno nella giornata dell’8 marzo, Maciej Golubiewski, Capo gabinetto del Commissario Europeo per l’Agricoltura, ha ribadito l’importanza strategica del biogas e biometato e ha dichiarato come il lancio della Biomethane Industrial Partnership (BIP) sarà necessaria per affrontare le sfide future e per attuare un quadro favorevole che faccia raggiungere l’ambizioso obiettivo di produrre 35 miliardi di biometano al 2030.

A tal proposito, il componente della segreteria tecnica del Dipartimento Energia del MASE Giovanni Perrella, ha ribadito l’importanza di ricevere i giusti incentivi per raggiungere l’obiettivo della produzione di 700 milioni di metri cubi di biometano in Italia per la fine del 2023. Questa opportunità, ha continuato, è molto legata alle potenzialità dell’energia elettrica da biogas per sostituire le fonti fossili e decarbonizzare.

D’accordo con quanto evinto dal dibattito si sono mostrati anche la parlamentare europea Patrizia Toia, l’europarlamentare Salvatore De Meo e gli On. Giuseppe Castiglione, Luca Squeri, Paola De Micheli e il Sen. Luca De Carlo.

In chiusura, attraverso un video messaggio è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin che ha dichiarato: “Il conflitto in Ucraina ci ha spinto ad accelerare la diversificazione energetica e lo sviluppo di fonti di energia pulita nel nostro Paese. Il biometano riveste un ruolo strategico per la sicurezza energetica dell’Italia e per garantire da un lato gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e promuovere economia circolare e raggiungere gli obiettivi di diversificazione energetica. La strada è stata tracciata dal MASE e, nonostante il percorso sia stato lungo, ha prevalso lo spirito costruttivo. Dal Ministero e dal Governo la filiera troverà massimo ascolto. In merito, poi, al decreto FER2, Il provvedimento è stato notificato alla Commissione europea ed è stata trovata una posizione condivisa con la quale contiamo di convincere Bruxelles in modo di permettere prioritariamente lo sviluppo del biometano e, quando le condizioni non lo permettono, l’uso del biogas per la produzione di elettricità”.