Dopo le edizioni nel Principato di Monaco e a Venezia, arriva a Torino il Festival For The Earth 2025, l’appuntamento internazionale in cui arte, scienza e divulgazione si incontrano per affrontare in modo costruttivo la crisi climatica.
Dal 16 al 18 ottobre, la città si trasformerà in un grande laboratorio di idee e azioni concrete per la transizione ecologica.
Ideato dall’artista Maria Rebecca Ballestra, scomparsa nel 2020, il festival è oggi promosso dalla Fondazione Devoto, che ne prosegue la visione di unire linguaggi e discipline per un futuro più equo e sostenibile.
La direzione generale è affidata a Daniela Carrea, quella artistica a Giuseppe La Spada, mentre la divulgazione scientifica è curata da Marco Merola.
Il filo conduttore: l’acqua come simbolo di rinascita
Tema centrale del FOR 2025 sarà l’acqua, intesa come linfa vitale della Terra, simbolo di rigenerazione e fragilità.
A partire da questa metafora universale, il festival propone un viaggio tra arte, ricerca e scienza, esplorando le connessioni tra acqua, crisi climatica, salute e innovazione.
Grazie alla collaborazione con Città di Torino, Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Principe Alberto II di Monaco, Politecnico di Torino (partner scientifico) e altri enti, le attività si svolgeranno in luoghi simbolici della città: Castello del Valentino, Gallerie d’Italia, Palazzo Madama, Museo del Risorgimento, Accademia delle Scienze e Museo A come Ambiente.
Giornalismo ambientale e scienza del clima
Il festival si aprirà con la cerimonia del CMCC Climate Communication Award – Maria Rebecca Ballestra, premio internazionale riservato a giornalisti e comunicatori che traducono la scienza in storie di consapevolezza.
I vincitori 2025 sono Damian Carrington (The Guardian) e Pilita Clark (Financial Times), che interverranno per raccontare la loro esperienza nel campo del giornalismo ambientale.
Tra gli ospiti figurano Giulio Boccaletti (CMCC), Nicola Lagioia, Valeria Barbi, Francesca Santoro (UNESCO), Gianmaria Sannino (ENEA), Alberto Mantovani (Fondazione Humanitas), Maurizio Rivolta (FAI), Nicolas Lozito (La Stampa), Alessandra Viola, Patrizia Lombardi (Politecnico di Torino) e Jeremy Schlickenriede (FAO).
Le mostre: dialogo tra arte, natura e scienza
La dimensione artistica sarà centrale.
Alle Gallerie d’Italia sarà allestita “Flow-er” di Giuseppe La Spada, mostra immersiva dedicata all’impermanenza e alla riconnessione tra uomo e natura.
Al Castello del Valentino sarà visitabile “The Wild Line” di Davide Agati, reportage fotografico sul rapporto uomo-natura lungo la Panamericana, mentre Palazzo Madama ospiterà “Journey into Fragility”, progetto multimediale di Maria Rebecca Ballestra che racconta la fragilità come valore generativo.
L’arte continuerà a vivere nella città anche oltre le date del festival grazie all’installazione permanente “Sowers – Coloro che Seminano”, nel cortile del Castello del Valentino: un’opera monumentale composta da formelle di vetro Venini contenenti semi, simbolo dell’intreccio tra uomo e natura.
Educazione, emozioni e partecipazione
Grande attenzione sarà dedicata all’educazione ambientale e alla cura delle emozioni attraverso laboratori e attività esperienziali.
Tra le iniziative: laboratori AQUA di animazione analogica e digitale al Museo A come Ambiente, il percorso psicologico “Cura la Natura” contro l’ecoansia, e l’Escape Room Climatica “Aqua Crisis 2050”.
Le giornate si concluderanno con momenti musicali, tra cui il concerto del Coro PoliEtnico del Politecnico di Torino e del pianista e compositore Emiliano Toso, per un’esperienza di armonia tra suono, emozione e consapevolezza.
FOR(e)Cast: visioni per il futuro
Ogni giornata sarà accompagnata da FOReCast, una serie di interviste in formato video podcast condotte da Guido Saracco e Marco Merola nel nuovo laboratorio multimediale dell’Accademia delle Scienze.
Agli ospiti sarà chiesto di condividere la loro “previsione sul futuro della Terra”. Le interviste saranno pubblicate sul canale YouTube del FOR.
Il 16 ottobre alle ore 9.30, subito dopo la cerimonia del CMCC Award, si terrà anche un panel valido per la formazione continua dei giornalisti.
Un invito a immaginare il futuro
Il Festival For The Earth è un invito a fermarsi, ascoltare e immaginare: un luogo dove arte e conoscenza si incontrano, dove la consapevolezza diventa cura e la bellezza si fa motore di cambiamento.
In un tempo di crisi climatica e incertezza, Torino ospita tre giorni per coltivare connessioni, idee e nuove visioni di sostenibilità.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.
Il programma completo è disponibile su www.festivalfortheearth.it