Torino, la Sala Rossa impegna la Città a dotarsi di politiche per il cibo

Si tratta di un vero e proprio atto di indirizzo sulle politiche alimentari della città di Torino che impegna Sindaco e Consiglio comunale ad attivarsi, una quindicina di punti estremamente precisi per affrontare nel migliore dei modi la questione del cibo

politiche per il cibo

Il Consiglio comunale ha approvato, il 18 luglio 2022, una mozione presentata dalla capogruppo di Torino Domani, Tiziana Ciampolini, che impegna Sindaco e Consiglio comunale a riconoscere la potenzialità della politica del cibo come asse strategico di cooperazione internazionale e innovazione tra comunità, città, paesi europei, continenti, nord e sud del mondo.

Il documento è in realtà un vero e proprio atto di indirizzo sulle politiche alimentari della città di Torino che dettaglia, nella parte dove impegna Sindaco e Consiglio comunale ad attivarsi, una quindicina di punti estremamente precisi per affrontare nel migliore dei modi la questione del cibo.

Fra le richieste, quella di realizzare nelle politiche locali interventi suggeriti dal quadro d’azione del MUFPP (Milan Urban Food Policy Pact), patto internazionale sottoscritto da 160 città di tutto il mondo per rendere sostenibili i sistemi alimentari, garantire cibo sano e accessibile a tutti, preservare la biodiversità, lottare contro lo spreco e riconoscere la valenza strategica “human rights oriented”, partecipativi, democratici, sostenibili, interculturali, resilienti, giusti, salutari.

C’è poi la richiesta di assumere una strategia alimentare che introduca o rafforzi, negli appalti pubblici della Città inerenti la fornitura di cibo, clausole sociali per valorizzare gli elementi di sostenibilità degli alimenti e della loro catena produttiva: cibo biologico, alimenti provenienti dal commercio equo e solidale, dal circuito produttivo carcerario, dal circuito produttivo “mafia free”, e cibo proveniente dalla filiera locale.

La mozione prosegue impegnando l’Amministrazione a valorizzare i mercati alimentari cittadini quali luogo d’incontro tra campagna e città e proponendo di potenziare gli spazi destinati ai produttori locali oltre ad avere un’attenzione particolare per momenti di solidarietà alimentare in cui venga esaltata la dimensione comunitaria di iniziative e progetti di recupero delle eccedenze.

Inoltre, aggiornare la mappatura del sistema territoriale alimentare su scala cittadina e metropolitana per realizzare una piattaforma digitale e multilingue che renda visibili le pratiche di eccellenza realizzate nei diversi ambiti tematici: ambientale, economico, culturale, educativo e sociale.

Elaborare un’agenda strategica alimentare cittadina capace di indirizzare e implementare le politiche integrate del cibo della Città e della Città Metropolitana, sviluppare un piano di raccolta fondi europei, di cooperazione internazionale e filantropici per alimentare le politiche del cibo della Città di Torino.

Nel presentare la mozione, Ciampolini ricorda che il cibo è uno snodo intorno al quale si muovono interessi fondamentali e il tema delle politiche del cibo è strettamente legato al futuro delle città. Per questa ragione e per evitare speculazioni, il cibo deve essere considerato un “bene comune” di piena proprietà di tutti i cittadini e dei soggetti organizzati che si impegnano per tutelarlo e preservarlo all’interno delle comunità locali ed è importante che gli enti locali si attrezzino per affrontare le trasformazioni inerenti la produzione, distribuzione, scambio di cibo, bene essenziale per la vita individuale e collettiva.

Per la capogruppo di Torino Domani: “Torino, a differenza di Roma e Milano, non ha ancora una politica del cibo che regoli e renda trasparenti i processi necessari alla sostenibilità della produzione, dello scambio, della commercializzazione del cibo. Per questo abbiamo lavorato per raccogliere dati e informazioni su tutto ciò che la città di Torino ha fatto e promosso rispetto alla tematica del cibo, al fine di realizzare una mozione che impegni il Consiglio comunale a produrre un atto di indirizzo: senza questo passaggio non potranno mai esserci processi istituzionali durevoli idonei a trasformare le sperimentazioni progettuali in politiche innovative del cibo”.

Nel corso del dibattito, sono intervenuti a favore del documento Elena Apollonio (Lista civica), Alberto Saluzzo (PD), Alice Ravinale (Sinistra Ecologista). Silvio Viale (Lista civica) ha espresso la volontà di astenersi.
La vicesindaca Michela Favaro ha annunciato la creazione, da parte dell’assessora Chiara Foglietta, di un tavolo interassessorile per affrontare in modo innovativo e moderno alle politiche del cibo in città.
La mozione è stata approvata con 25 voti a favore e 5 astenuti.