In giro per Bardonecchia, cronaca dal secondo Ecomori Camp

Il secondo Ecomori Camp, soggiorno e incontro formativo dell'Associazione Eco dalle Città, si è svolto a Bardonecchia. Scenario sempre montano, ma assai diverso da quello di Meana. In questo caso uno scenario più cittadino e in parte borghese. L'occasione è stata quella della Casa Alveare, una possibilità di alloggio per gruppi a costi contenuti e con uso autogestito della cucina. La vicinanza con la stazione ha favorito un andirivieni piuttosto intenso, tra sabato pomeriggio 31 maggio e il pomeriggio del 2 giugno

Il secondo Ecomori Camp, soggiorno e incontro formativo dell’Associazione Eco dalle Città, si è svolto a Bardonecchia. Scenario sempre montano, ma assai diverso da quello di Meana. In questo caso uno scenario più cittadino e in parte borghese.

L’occasione è stata quella della Casa Alveare, una possibilità di alloggio per gruppi a costi contenuti e con uso autogestito della cucina. La vicinanza con la stazione ha favorito un andirivieni piuttosto intenso, tra sabato pomeriggio 31 maggio e il pomeriggio del 2 giugno. Alla cena di domenica hanno partecipato anche due italofrancesi della zona di Briancon e la coppia dei promotori di ” Tengo al Togo”, appositamente convenuti. 

Le passeggiate sono state relativamente brevi, anche perché a tratti pioveva, ma comunque sufficienti a immergersi nel paesaggio alpino, nella fioritura dei prati , nell’archeologia medievale dell’alto Borgovecchio e nella movimentata via dei negozi. Alcuni partecipanti sono stati solo tra il mattino e la sera della domenica, tra i quali due ragazze che aiutano come volontarie l’ attività degli Ecomori al mercato di piazza Foroni. Complessivamente i partecipanti (che sono rimasti per lo più a dormire nella Casa “Alveare”, bene sottratto alla mafia) sono stati una ventina.

Al pomeriggio di domenica abbiamo partecipato a un incontro sui referendum, la piccola sala era pienissima. Il nostro Ecomoro Bachir ha fatto un breve saluto. Dopo cena un momento intenso di dialogo è stato quello con Silvia, una delle responsabili non solo della Casa Alveare ma anche del Rifugio Massi di Oulx. Si è abbondantemente parlato dei migranti che partono a piedi per attraversare la frontiera francese cercando di evitare di essere respinti. I rischi sono molti, soprattutto d’inverno. Al Rifugio Massi tutti hanno diritto a un pernottamento di fortuna e a un pasto, ma solo per un giorno. Perchè poi ne arrivano altri cento, il giorno dopo.  

Nella mattinata di lunedì, festa della Repubblica, abbiamo unito due diversi desideri: quello di fare promozione della nostra presenza e del referendum sulla cittadinanza e al tempo stesso quello di fare un’ altra passeggiata esplorativa.

Abbiamo così aperto lo striscione in diversi punti di Bardonecchia e distribuito volantini per il Si. Per quasi tutti è stata la prima volta, la prima occasione di una esperienza del genere.

Per il contributo ai pranzi si ringrazia Panacea, oltre alla sorprendente cuoca Sara Tosi.

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