Cresce l’ozono a Torino: i nuovi dati sullo “smog estivo”

L’ozono troposferico, generato da reazioni fotochimiche a partire da ossidi di azoto e idrocarburi, è uno degli inquinanti più critici nel periodo estivo. Le misurazioni diffuse del Comitato Torino Respira, rilevati attraverso un monitoraggio civico, mostrano che nel 2025 ci sono state in città concentrazioni elevate in numerosi parchi e aree pubbliche, confermando la necessità di maggiori informazioni ai cittadini e interventi mirati

Monitoraggio ozono 2025 Torino

La seconda campagna di monitoraggio civico dell’ozono realizzata dal Comitato Torino Respira nel luglio 2025 rileva un aumento significativo dei livelli rispetto all’anno precedente. L’indagine, svolta con il supporto dei volontari di FIAB Torino Bike Pride, ha coinvolto 60 siti distribuiti nel capoluogo e in alcuni comuni della Città Metropolitana, concentrandosi in particolare su parchi, giardini, orti urbani, ospedali e impianti sportivi.

Come si forma l’ozono e perché cresce d’estate

L’ozono troposferico, generato da reazioni fotochimiche a partire da ossidi di azoto e idrocarburi, risulta ancora uno degli inquinanti più critici nel periodo estivo. Le condizioni meteorologiche caratterizzate da forte insolazione ne favoriscono la formazione soprattutto nelle ore pomeridiane e nelle aree verdi. Nei siti analizzati, le concentrazioni più elevate si registrano all’Ospedale Mauriziano/Clessidra, al Parco Vittime Rogo Thyssen-Krupp, in corso Orbassano 25, al Parco Europa, al Parco Rignon e nell’area dello Allianz Stadium.

Una distribuzione complessa: la rete di monitoraggio non basta

L’analisi conferma che il comportamento dell’ozono varia tra aree urbane e rurali, in coerenza con i dati ARPA Piemonte, che mostrano valori più alti nei contesti agricoli e periurbani. La complessità della distribuzione rende insufficiente la rete di centraline esistente: due stazioni non rappresentano adeguatamente un fenomeno così dinamico.

Impatto sulla salute e rischi nelle aree frequentate dagli sportivi

Diverse aree verdi molto utilizzate dagli sportivi presentano concentrazioni elevate nel tardo pomeriggio, fra le fasce orarie più critiche per gli effetti dell’ozono sull’apparato respiratorio e cardiovascolare, resi più gravi dalla presenza del caldo estremo. Le ondate di calore della stagione estiva aumentano la pericolosità dell’esposizione.

Le richieste del Comitato Torino Respira

Il presidente Roberto Mezzalama sottolinea che i risultati “mostrano livelli pericolosi in molti luoghi frequentati da famiglie e sportivi”. Per Mezzalama è necessario migliorare la comunicazione ai cittadini, potenziare la rete di monitoraggio con studi specifici e introdurre misure per limitare il traffico anche d’estate, seguendo l’esempio delle città francesi di Lione e Parigi. Il Comitato richiama inoltre l’importanza di incrementare il verde urbano per ridurre temperatura e insolazione delle superfici stradali.

La campagna informativa “Scegli di vivere due anni in più”

Durante la presentazione è stata ricordata la campagna “Scegli di vivere due anni in più”, realizzata con l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino. Locandine e materiali informativi verranno distribuiti negli studi medici e negli ospedali per sensibilizzare su inquinamento atmosferico e salute, promuovendo comportamenti quotidiani utili a ridurre l’esposizione, come limitare l’auto, moderare la velocità e prestare attenzione agli orari in cui l’ozono raggiunge i valori più elevati.

Il Comitato invita medici e strutture sanitarie a richiedere il materiale attraverso info@torinorespira.it e a consultare la pagina dedicata all’iniziativa.

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