Carta, tessili e Raee: via libera ai fondi Pnrr per “progetti faro di economia circolare” | I decreti

Pubblicati i decreti con cui il Ministero dell'Ambiente individua la lista dei progetti che beneficeranno del contributo massimo previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: si tratta di aziende che hanno proposto interventi volti ad adeguare impianti esistenti o a realizzarli "ex novo". Prevista nei prossimi giorni la pubblicazione del decreto di concessione dei contributi per la realizzazione di impianti di riciclo della plastica

Ansa

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha dato il via libera ai contributi per realizzare 160 progetti “faro” di economia circolare, ricadenti nei comparti Raee, carta e cartone e tessili. Nei tre decreti (61 – Raee, 60 – tessili, 62 – carta e cartone) il dicastero individua la lista dei progetti che beneficeranno del contributo massimo previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in linea con la normativa sugli aiuti di Stato: si tratta di aziende che hanno proposto interventi volti ad adeguare impianti esistenti o a realizzarli “ex novo”. 

Per la linea A, che promuove l’ammordernamento e la realizzazione di nuovi impianti per i rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici, sono 67 i progetti finanziati. Settanta invece quelli selezionati per la linea B, riguardante l’impiantistica per la raccolta, logistica e riciclo dei rifiuti in carta e cartone. Ventitré, infine, i progetti che troveranno compimento attraverso la linea D, per l’infrastrutturazione della raccolta di frazioni tessili e la realizzazione di veri e propri “hub” del tessile. 

E’ prevista invece nei prossimi giorni la pubblicazione del decreto di concessione dei contributi per gli operatori economici della linea C, per la realizzazione di impianti di riciclo della plastica, compreso il “marine litter”. Si completerà in questo modo l’elenco dei soggetti destinatari dei 600 milioni di euro (150 per ciascuna linea) che il PNRR mette a disposizione nel settore del riciclo, che dovranno diventare realtà ed essere messi in funzione entro il primo semestre 2026.