Crisi dei rifiuti di Roma, Ama: “Azienda parte lesa, sforzo massimo per la raccolta ma scontiamo storica fragilità impiantistica”

La municipalizzata dei rifiuti capitolina ha scritto una nota che riportiamo integralmente: "L'azienda ha messo in atto qualunque opzione e cercato incessantemente tutte le soluzioni operative possibili andando, spesso, anche oltre i propri compiti di mero braccio operativo nei servizi di igiene urbana, avanzando qualunque suggerimento e indicazione tecnica utile a scongiurare un avvitamento sulla raccolta, dovuto alla storica fragilità dell'assetto impiantistico autorizzato ed utilizzabile dall'azienda o dai suoi fornitori"

“Nell’attuale crisi del ciclo dei rifiuti di Roma e del Lazio, AMA è vittima e parte lesa. L’azienda ha messo in atto qualunque opzione e cercato incessantemente tutte le soluzioni operative possibili andando, spesso, anche oltre i propri compiti di mero braccio operativo nei servizi di igiene urbana, avanzando qualunque suggerimento e indicazione tecnica utile a scongiurare un avvitamento sulla raccolta, dovuto alla storica fragilità dell’assetto impiantistico autorizzato ed utilizzabile dall’azienda o dai suoi fornitori“.

Così la municipalizzata dei rifiuti capitolina in una nota, che prosegue:

“Fin dall’annuncio dell’improvvisa e imprevista chiusura della discarica di Roccasecca, il 16 marzo scorso, AMA ha assicurato la più totale collaborazione a tutte le istituzioni coinvolte. Da allora, settimana dopo settimana, l’azienda ha dovuto riprogrammare le attività di raccolta sulla base della rimodulazione continua dei conferimenti agli impianti e dei flussi a valle. Con le ulteriori, ultime novità non positive dell’indisponibilità di un impianto di trattamento in Toscana e del guasto al TMB di Ecologia Viterbo, lo sforzo di tutte le maestranze è divenuto ancora maggiore e tutto il personale, dagli operatori ecologici agli autisti, tecnici e ruoli direttivi, sta dando il massimo per minimizzare le criticità e contenere gli effetti sui servizi erogati ai cittadini derivanti dalla mancanza di sbocchi per i rifiuti, che non dipendono in alcun modo dall’azienda”.

“Proprio a partire dalla vicenda di Roccasecca, sono in corso indagini da parte della magistratura. Nel rispettoso riserbo e doveroso silenzio dovuti a vicende simili, poiché AMA viene ingiustamente additata da più parti come potenziale causa di questa situazione mentre è stata in ogni modo parte attiva e protagonista per scongiurare ogni possibile crisi, qualora si arrivasse in giudizio l’azienda si costituirà come parte lesa, riservandosi di richiedere i danni subiti, per l’aumento dei costi sostenuti ed eventualmente anche per altri aspetti, all’esito del giudizio”.

“Sul versante operativo, prosegue intanto il massimo sforzo di uomini e mezzi AMA nei vari quadranti cittadini. Solo nei primi 21 giorni di giugno, pur in presenza delle citate limitazioni negli sbocchi di destinazione, l’azienda ha raccolto e avviato a trattamento circa 53mila tonnellate di rifiuti indifferenziati (oltre 2000 tonnellate in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno). Anche sul fronte della raccolta differenziata proseguono i miglioramenti già evidenziati nel primo trimestre 2021. Nei primi cinque mesi dell’anno in corso sono state, infatti, raccolte in modo differenziato oltre 310mila tonnellate di materiali: circa 23mila in più (+8,1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.