Inceneritore Roma, i sindaci contrari dopo l’incontro con Gualtieri: “Un confronto che arriva ormai a giochi fatti”

"Il Sindaco Gualtieri ci ha chiesto di non fare terrorismo ed evitare narrazioni tossiche, ma riteniamo che, se fossimo stati coinvolti, non saremmo arrivati a questa situazione. Noi rappresentiamo un bacino di 600mila abitanti che fa la differenziata da minimo 10 anni, con una percentuale che va dal 70% in su, siamo sindaci abituati a fare sistema, a lavorare insieme e continueremo a vigilare e a fare quanto in nostro potere per opporci ancora una volta a questa scelta che riteniamo sbagliata dall’inizio", si legge nel comunicato congiunto dei 17 sindaci dei Comuni dei Castelli Romani e dei Comuni di Ardea e Pomezia sull'incontro in Campidoglio con il sindaco della Capitale dopo l'invito ricevuto per discutere sull'inceneritore di Santa Palomba

Credit foto: Segreteria Comune Albano Laziale (RM)

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa congiunto dei 17 Comuni dei Castelli Romani e dei Comuni di Ardea e Pomezia sull’incontro in Campidoglio con il sindaco Roberto Gualtieri dopo l’invito ricevuto lo scorso 17 marzo per discutere (dopo due anni di silenzio, aggiungerebbero le associazioni e gli enti locali contrari all’impianto) sull’inceneritore di Santa Palomba:

“Un incontro che si è tenuto fuori tempo massimo quello di ieri in Campidoglio con il Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, per discutere della costruzione del termovalorizzatore di Santa Palomba. Come Sindaci dei territori che subiranno le conseguenze dell’impianto, infatti, avevamo richiesto già un incontro al Sindaco Gualtieri nel passato dicembre 2022, richiesta alla quale non abbiamo
mai ricevuto risposta fino a ieri.

Un confronto, dunque, che arriva ormai a giochi fatti, durante il quale il Sindaco Gualtieri ha tentato di giustificare la sua scelta, motivandola secondo il suo punto di vista. Abbiamo quindi sottolineato i punti critici della tecnologia dell’impianto, il problema del trasporto dei rifiuti su strada la presenza dei pozzi realizzati all’interno del termovalorizzatore, con conseguenze disastrose sulla falda che alimenta i nostri laghi, punti ai quali non abbiamo ricevuto risposta. Insomma, tutte ricadute negative in termini di qualità dell’aria, salute dei cittadini e salvaguardia dell’ambiente.

Il Sindaco Gualtieri ci ha chiesto di non fare terrorismo ed evitare narrazioni tossiche, ma riteniamo che, se fossimo stati coinvolti, non saremmo arrivati a questa situazione. Noi rappresentiamo un bacino di 600mila abitanti che fa la differenziata da minimo 10 anni, con una percentuale che va dal 70% in su, siamo sindaci abituati a fare sistema, a lavorare insieme e continueremo a vigilare e a
fare quanto in nostro potere per opporci ancora una volta a questa scelta che riteniamo sbagliata dall’inizio.

Costruire un mega impianto è la scelta più facile per Roma, ma costruire impianti con tecnologie diverse, in grado di dare risposte diffuse sul territorio è possibile. Infine, la proposta del Sindaco Gualtieri di coinvolgerci in un osservatorio per monitorare l’andamento della costruzione dell’impianto e poi il suo buon funzionamento, a nulla serve visto che nascerà subito dopo l’assegnazione della gara e quindi non ci consentirebbe di ridiscutere né la localizzazione né la tecnologia dell’impianto”.

Il commento di Rete Tutela Roma Sud

“Prosegue la narrazione falsa del Commissario straordinario del governo Roberto Gualtieri. Non ha fornito spiegazioni in merito a interventi previsti nel bando nonostante siano privi di autorizzazione come ad esempio la derivazione idrica dal depuratore di S. Maria in Fornarola nel territorio di Albano. L’incontro è servito a confermare l’assoluta mancanza di credibilità del progetto, che intacca ulteriormente la fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini. I rappresentanti delle istituzioni dovrebbero conoscere prima di deliberare e fornire informazioni certificate, non fare propaganda”, ha aggiunto Rete Tutela Roma Sud.