Largo Chigi, talk sul riciclo della plastica, il punto di vista italiano

L'approfondimento della testata "The Watcher Post" dedica la vigilia della Giornata mondiale della Terra al ruolo del riciclo della plastica nella salvaguardia dell’ambiente. Ospiti della puntata, Maria Chiara Gadda, Vicepresidente Commissione Agricoltura Camera per Italia Viva, Stefano Candiani, Commissione Politiche UE Camera per la Lega, Andrea Campelli, Direttore Relazioni Esterne di Corepla e Stefano Secondino dell’ANS hanno discusso del Regolamento UE sugli imballaggi

Largo Chigi riciclo plastica

In occasione della Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile prossimo, si è tenuta una discussione sulla questione del riciclo della plastica e il suo ruolo nella protezione dell’ambiente durante l’episodio odierno di “Largo Chigi”, un talk show di approfondimento condotto dalla testata giornalistica “The Watcher Post”. Tra i partecipanti alla discussione erano presenti Maria Chiara Gadda, Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera per Italia Viva, Stefano Candiani, membro della Commissione Politiche UE della Camera per la Lega, Andrea Campelli, Direttore delle Relazioni Esterne di Corepla, e Stefano Secondino dell’ANS. Nel corso della conversazione, i partecipanti hanno esposto il punto di vista italiano in merito al Regolamento UE sugli imballaggi e alla questione della plastica.

Di seguito il commento di Campelli:

“Della gran parte del materiale plastico destinato al riciclo, ce n’è una parte che non si può riciclare. Ma questa non viene sprecata, anzi. Viene trattata da impianti, altamente tecnologici, appositamente realizzati per trasformare questi scarti in combustibile solido secondario (CSS) che ha un alto potere calorifero ed è in grado di sostituire l’energia prodotta da combustibili fossili. Il problema è che in Italia, per le solite questioni amministrative e burocratiche, non si riesce a utilizzare più del 22% di questo potere calorifero a differenza di oltre il 50% usato nel resto d’Europa. Questo comporta che in molti casi, le aziende che lavorano questa fonte di energia, poi esportano il prodotto finito. L’industria del riciclo del nostro Paese impegna oltre 4.800 imprese, vale oltre 10mld di euro e in questo momento è compatta nell’opporsi al Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio in discussione in questo in Europa. Purtroppo, questo testo, per aiutare i Paesi meno virtuosi e in ritardo con gli standard di riciclo, mette in difficoltà e minaccia seriamente sistemi economici come il nostro che lavorano su questi temi da anni”.