Clima, EEA: rafforzare l’economia circolare per ridurre le emissioni

Secondo un nuovo studio dell’Agenzia europea dell’ambiente (EEA): "Il riciclo, la riparazione, il riutilizzo o la riduzione del consumo di materiali attraverso modelli di business circolari possono fornire importanti ulteriori riduzioni delle emissioni di gas serra, contribuendo a rafforzare gli sforzi dell’Europa per mitigare i cambiamenti climatici". In più, ha spiegato EEA: "Le emissioni totali di gas serra del settore dei rifiuti nei paesi europei sono diminuite del 42% dal 1990 e si prevede che continueranno a diminuire, con una riduzione prevista del 68% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990"

Un nuovo studio dell’EEA (Agenzia Europea dell’Ambiente) ha rilevato come, nonostante i Paesi Europei stiano intraprendendo diverse iniziative riguardanti la gestione dei rifiuti e l’economia circolare, “possono fare di più per tenere conto di queste azioni e dei loro potenziali risparmi sulle emissioni quando riferiscono sulle politiche e sulle misure climatiche”.

Questo, spiega l’Agenzia, “fornirà un resoconto più completo degli sforzi di mitigazione del cambiamento climatico e renderà più trasparenti le opportunità di mitigazione che possono essere fornite rafforzando le azioni di economia circolare. Il raggiungimento dell’obiettivo climatico “net-zero” dell’Unione Europea entro il 2050 richiederà maggiori azioni in tutti i settori economici. Ciò include azioni relative ai materiali e al modo in cui li produciamo, li utilizziamo, li rimettiamo in circolo e li smaltiamo”.

Lo studio – ha continuato EEA – esamina come i paesi europei possano includere meglio azioni di economia circolare (in generale) e azioni di gestione dei rifiuti (più specificamente) per accelerare la riduzione delle emissioni di gas serra (GHG). La gestione dei rifiuti e l’economia circolare hanno un notevole potenziale per mitigare il cambiamento climatico. I paesi possono trarre vantaggio dal collegamento di queste due aree come parte della loro politica climatica, secondo il briefing basato su due rapporti tecnici. Gli studi analizzano come i paesi europei includano azioni relative all’economia circolare e ai rifiuti nei loro rapporti ufficiali dell’UE sulle politiche e misure di mitigazione dei cambiamenti climatici, e come l’introduzione di tali misure possa aiutare ad accelerare le future riduzioni delle emissioni”.

Risultati chiave

Tra i risultati chiave illustrati nella nota, EEA ha parlato di come: “Le azioni legate all’economia circolare sono generalmente sottorappresentate nelle politiche e misure climatiche nazionali riportate, spesso a causa della loro complessità intersettoriale e dell’assenza di linee guida specifiche per considerarle nella rendicontazione sul clima”.

Oltre a questo: “Alcune forme di politiche e misure di economia circolare sono incluse nel 6% delle politiche climatiche riportate dai paesi europei (con una forte attenzione ai rifiuti). Tuttavia, gli impatti sulle riduzioni delle emissioni che queste azioni produrrebbero sono raramente quantificati”.

Infine, spiega EEA: “Le emissioni totali di gas serra del settore dei rifiuti nei paesi europei sono diminuite del 42% dal 1990 e si prevede che continueranno a diminuire, con una riduzione prevista del 68% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990.
Sebbene il settore dei rifiuti rappresenti circa il 3% delle emissioni di gas serra, un migliore utilizzo dei rifiuti come risorsa e la prevenzione degli sprechi possono aiutare a ridurre le emissioni in altri settori”.