Plastic Overshoot Day 2025: WWF Italia lancia la Plastic Free Week

Il 5 settembre segna il Plastic Overshoot Day. Il WWF Italia richiama l’urgenza di politiche più sostenibili e promuove la Plastic Free Week con consigli pratici per ridurre, riutilizzare e riciclare. La crisi della plastica colpisce clima, biodiversità e benessere umano, ma azioni concrete possono cambiare il futuro. È il momento di ripensare il nostro rapporto con la plastica e agire prima che sia troppo tardi. Riceviamo e condividiamo il comunicato stampa del WWF

Plastic Overshoot Day 2025: WWF Italia lancia la Plastic Free Week Riciclo plastica filiera Ue

Non siamo in grado di gestire in maniera sicura la quantità di rifiuti di plastica che produciamo a livello mondiale, quantomeno a partire da domani. È chiamata “Plastic Overshoot Day la data che ci ricorda che la quantità di rifiuti di plastica prodotti a livello mondiale dal 5 settembre supera la capacità di gestirli in maniera sicura ed efficace, con conseguente rischio di inquinamento ambientale.

Da domani quindi, ogni oggetto in plastica prodotto nel mondo corre il rischio di essere disperso in ambiente: circa 72,1 milioni di tonnellate di plastica, che secondo il Plastic Overshoot Day non saranno gestiti correttamente. È ovviamente una data simbolica, ma drammatica, che evidenzia l’urgenza di affrontare la crisi globale dell’inquinamento da plastica. Il WWF Italia ritorna sulla tematica con richieste sempre più pressanti al governo per ridurre l’impatto della plastica sull’ambiente e sulle nostre vite, e promuovendo sui propri social la Plastic Free Week, una serie di informazioni e consigli semplici e utili per tutti noi. 

La plastica è ovunque e la sua presenza nella nostra vita quotidiana sta diventando sempre più ingombrante, non solo attraverso l’inquinamento ambientale, ma anche per i suoi effetti sul nostro corpo. Con il progredire della ricerca, emerge con sempre maggiore chiarezza l’impatto dell’inquinamento da plastica: le microplastiche sono state trovate quasi in ogni organo del nostro corpo e crescono le preoccupazioni per i rischi all’esposizione agli additivi e alle sostanze chimiche associate alla plastica. E non solo, stanno diventando sempre più evidenti gli impatti della produzione, del consumo e dello smaltimento della plastica sul clima, sulla biodiversità e sul benessere umano. 

Ogni Paese ha il proprio Plastic Overshoot Day, dettato dalle capacità a livello nazionale di gestire i rifiuti in plastica prodotti. Per l’Italia, il Plastic Overshoot Day cade il 24 ottobre: meglio quindi rispetto alla media globale, ma in ritardo rispetto a Paesi come Germania e Spagna, che lo raggiungono a novembre, o Svizzera e Francia, dove la data slitta a dicembre. I Paesi a minor rischio di dispersione sono Singapore e Corea del Sud, con date che ricadono rispettivamente il 20 e il 21 dicembre. 

“I risultati sottolineano l’urgenza di un cambiamento sistemico. Governi, aziende e singoli individui devono collaborare per ridurre i rifiuti di plastica, potenziare le infrastrutture per la gestione dei rifiuti e adottare soluzioni più circolari che impediscano alla plastica di disperdersi e trasformarsi in inquinamento” – afferma Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità WWF Italia – “La dispersione di plastica non è un problema solo per la natura, come si pensava un tempo. Sempre più evidenze mostrano conseguenze dirette anche per la salute umana: in alcune analisi sono stati rilevati fino a 7 grammi di microplastiche nel cervello umano, sollevando preoccupazioni su potenziali effetti neurologici. Le microplastiche sono state trovate nel sangue, nel latte materno, nel fegato, nei reni, nei polmoni e nella placenta suggerendo che possono attraversare barriere biologiche fondamentali. Alcuni additivi chimici usati nella plastica, come ftalati e bisfenolo A, sono associati a disfunzioni ormonali, infertilità e disturbi dello sviluppo nei bambini”. 

Per questa ragione il WWF chiede al governo italiano politiche che riducano l’impatto ambientale della plastica e favoriscano l’uso più circolare di questa risorsa in particolare attraverso l’estensione della raccolta differenziata della plastica a tutti i settori produttivi ad alto consumo, con l’obiettivo di ampliare le tipologie di oggetti destinati al riciclo. Oggi, infatti, la raccolta si concentra esclusivamente sugli imballaggi, che rappresentano solo una parte della plastica in circolazione e presente nelle nostre vite. Il WWF propone inoltre l’introduzione di tasse sull’uso della plastica vergine, incentivi per soluzioni basate sul riutilizzo, e il potenziamento delle infrastrutture per la gestione dei rifiuti, al fine di colmare le attuali carenze territoriali e regionali e rendere il sistema più efficiente e sostenibile. 

È anche fondamentale che tutti i cittadini imparino a gestire la plastica nella maniera più corretta. A questo scopo con la Plastic Free Week il WWF raccomanderà le azioni più facili e quotidiane a partire dalla filosofia del Riduci, Riutilizza, Ricicla, Recupera. 

È ora di ripensare il nostro rapporto con la plastica. Il Plastic Overshoot Day è un segnale d’allarme. Ma è anche un’opportunità per ripensare il modo in cui produciamo, consumiamo e gestiamo la plastica e per agire prima che la crisi peggiori. 

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