Pre, appello alla Ue: “In Europa mancano rifiuti plastici da riciclare, obiettivi a rischio”

Secondo la Federazione europea delle imprese del riciclo della plastica, oggi nell'Ue vengono raccolte e selezionate solo 9 milioni di tonnellate di rifiuti plastici su 30 milioni complessivi, il resto viene incenerito o smaltito in discarica. Una situazione inaspettata per l'associazione, visto che da alcuni anni l'Ue ha registrato un calo delle esportazioni di rifiuti: "Senza input stabili di materiali di alta qualità, gli sforzi dell'industria per raggiungere gli obiettivi di riciclo potrebbero essere ostacolati”

empty plastic containers, bags and bottles on a rustinc kitchen table

I bassi volumi di rifiuti plastici raccolti in modo differenziato ostacolano il raggiungimento degli obiettivi di riciclo Ue. Lo sostiene Plastics Recyclers Europe (Pre), la Federazione europea delle imprese del riciclo della plastica, che si rivolge agli organismi comunitari competenti attraverso il suo presidente Tom Emans: “La recente politica Ue e gli sviluppi globali hanno stimolato ingenti investimenti nelle capacità di riciclo della plastica nel continente. Nel 2020 l’industria del riciclo ha investito 1,5 miliardi di euro, pari ad 1,1 milioni di capacità installata aggiuntiva rispetto al 2019, e arrivando ad un totale di investimenti di 4,9 miliardi di euro dal 2017. Tuttavia, senza input stabili di materiali di alta qualità, gli sforzi dell’industria per raggiungere gli obiettivi di riciclo potrebbero essere ostacolati”.

Secondo Pre, oggi in Europa vengono raccolti e selezionati solo 9 milioni di tonnellate di rifiuti plastici su 30 milioni complessivi, il resto viene incenerito o smaltito in discarica. Una situazione inaspettata per l’associazione, visto che da alcuni anni l’Ue ha registrato un calo delle esportazioni di rifiuti e contemporaneamente i riciclatori hanno continuato a potenziare le capacità installate, crescendo del 60% in 4 anni. Inoltre il blocco cinese e il rafforzamento dei controlli nel contesto della Convenzione di Basilea e della Decisione dell’OCSE sui movimenti transfrontalieri di rifiuti, hanno entrambi consentito la continua diminuzione dei rifiuti esportati[3], passati da 3 milioni di tonnellate nel 2014 a 1 milione nel 2021. Nonostante questo, e nonostante l’aumento dei prezzi del materiale differenziato, i riciclatori lamentano di non riuscire a reperire abbastanza materiale.

“Affrontare queste cifre è fondamentale per deviare la plastica riciclabile dalle discariche e dagli inceneritori, al fine di creare economie di scala per i polimeri riciclati” dice l’associazione, che chiede agli organi Ue competenti in materia “una rendicontazione trasparente sulla produzione, raccolta e cernita dei rifiuti, in modo che le quantità perse possano essere identificate e riciclate”.